Emilia Romagna sbloccata la Cispadana

Progetto definitivo a ottobre 2019 e conferenza servizi entro l’anno. Apertura dei cantieri a metà 2020. Quattro anni di lavori. Tracciato di 67 km che collegherà l’A22 con l’A13 tra Reggiolo Rolo e Ferrara Sud. 

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La Cispadana, l’autostrada regionale da tempo attesa dall’Emilia Romagna si sblocca: previsti per ottobre il progetto definitivo, per fine anno la Conferenza dei servizi e a metà 2020 l’apertura dei cantieri: le tappe per la realizzazione dell’opera sono state illustrate in Regione a Bologna dal presidente Stefano Bonaccini e dall’assessore alle infrastrutture, Raffaele Donini, unitamente al presidente di Autostrada regionale Cispadana (Arc), Graziano Pattuzzi.

Per il completamento dei lavori serviranno quattro anni, con l’entrata in esercizio entro il 2024. Tracciato di 67 chilometri, due corsie per senso di marcia più quella d’emergenza, la Cispadana collegherà l’A22 Autobrennero con l’A13 Bologna-Padova tra i caselli di Reggiolo (Reggio Emilia) e Ferrara Sud, dopo aver attraversato i territori di 13 comuni nelle province di Reggio Emilia, Modena e Ferrara.

L’opera rappresenta un investimento da oltre 1,3 miliardi di euro complessivi, con una partecipazione finanziaria della Regionedi 279 milioni di euro. Autostrada del Brennero Spa, socia di maggioranza di Autostrada regionale Cispadana, si è impegnata a una ricapitalizzazione della concessionaria per 100 milioni di euro.

L’accelerazione è stata resa possibile dopo la lettera inviata nei giorni scorsi alla Regione dalla concessionaria Arc, nella quale la società incaricata della progettazione e realizzazione dell’opera si impegna a completare entro la metà del prossimo ottobre l’adeguamento del progetto definitivo alle prescrizioni della Valutazione di impatto ambientale.

Una volta validato il progetto, la Regione convocherà entro la fine dell’anno la Conferenza dei servizi, l’organismo in cui sono rappresentati tutti gli enti interessati, per l’ultimo via libera all’intervento. Seguirà l’approvazione del progetto esecutivo e l’apertura dei cantieri, nella seconda metà del 2020.

«Si tratta di un’opera moderna e pensata all’insegna della sostenibilità ambientale – ha sottolineato Raffaele Donini, vicepresidente dell’Emilia Romagna e assessore ai trasporti e infrastrutture -. Secondo le stime l’opera dimezzerà i tempi di percorrenza, facendo calare del 35% i costi di viaggio, togliendo 11.000 camion dai centri abitati e producendo un calo del 4% delle polveri sottili».

«Abbiamo imboccato la strada giusta – ha aggiunto Graziano Pattuzzi, presidente Arc – agendo in tre direzioni: un maggiore apporto di risorse pubbliche e private e ottimizzazioni che rendono possibile la realizzazione di questo asse strategico per l’Emilia-Romagna».

«È una giornata storica. Qui le opere le stiamo sbloccando una a una – ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini -. La Cispadana è un’infrastruttura strategica, fortemente sollecitata dal mondo dell’imprenditoria, del lavoro e dalle istituzioni locali. È necessaria per uno dei territori economicamente più avanzati della nostra regione, e quindi dell’Italia intera, oltre a contribuire a liberare le aree urbane e il nodo di Bologna dal traffico di attraversamento».

Tra le novità previste da Arc, la creazione di un Osservatorio ambientale per la verifica di ottemperanza alla Via del progetto definitivo dell’opera prima della sua approvazione in Conferenza dei servizi. Una richiesta in tal senso è già stata inoltrata al ministero dell’Ambiente.

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