Ca’ Barone, un interessante uvaggio Cabernet Sauvignon (95%) e Merlot (5%)

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cantine riondo vino Cabarone 1Vino della cantina Riondo premiato con la medaglia d’oro al Berliner Wine Thropy
di Michele Miori

Un vino molto interessante il Cabernet Ca’ Barone di Cantine Riondo di Monteforte d’Alpone nella Valpolicella veronese. Si tratta di un uvaggio di Cabernet Sauvignon (95%) e Merlot (5%) frutto di una lavorazione che ha mutato il meglio della tradizione del vino bandiera della zona, l’Amarone, dato che l’uva raccolta a mano scegliendo solo tra i grappoli perfettamente sani, viene posta in piccoli contenitori e posta ad appassire nelle fruttaie a temperatura ed umidità controllata per 15-20 giorni al fine di favorire la concentrazione zuccherina tramite il leggero appassimento. Un processo che contribuisce a comporre il corpo ed i profumi del vino per dare origine ad un prodotto dalle caratteristiche particolari.

Al termine di questa lavorazione, le uve vengono pigiate e avviate alla fermentazione in vasche di acciaio inox a temperatura controllata, cui segue la macerazione di 20-25 giorni sulle bucce con frequenti rimontaggi al fine di estrarre colore e tannini. Al termine, il vino riposa ancora qualche tempo in vasche d’acciaio prima di essere imbottigliato, dove il vino s’affina ulteriormente prima della commercializzazione.

Le modalità di lavorazione in parte mutate dall’Amarone rendono il Cabernet Ca’ Barone IGT delle Venezie 2010 particolarmente strutturato. Un vino corposo e giovane, di colore rosso rubino intenso con riflessi violacei, una profumazione intensa che ricorda la frutta rossa matura (ribes nero, prugna, lampone e tabacco). Al palato si presente immediatamente ben strutturato con un persistente retrogusto. Un vino caldo, secco e piacevolmente morbido, con una giusta presenza di tannini che uniti alla sua freschezza e alla sapidità rendono il prodotto decisamente equilibrato. Per la massima piacevolezza è importante la temperatura di servizio che deve essere attorno ai 15-16°C, in quanto a temperature più alte o più basse diventa meno piacevole da assaporare, facendo perdere molto del suo equilibrio. Sopporta bene una degustazione solitaria, quasi da meditazione, mentre a tavola è ottimale con pietanze a base di carni rosse, formaggi stagionati, diventando sfizioso nei risotti. Merita a pieni voti i recenti riconoscimenti della medaglia d’oro al Berliner Wine Thropy e la medaglia di bronzo all’International Wine & Spirit Competition di Cranleigh nell Surrey inglese.