Lago di Garda, presenze turistiche in crescita nell’estate 2012

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Enio Meneghelli presidente Ingarda spa 2 1
Enio Meneghelli presidente Ingarda spa 2 1Non c’è il temuto calo degli italiani. Meneghelli: “una stagione all’insegna della conferma delle caratteristiche tipiche del Benaco”

La stagione estiva sta andando bene sul più grande bacino lacustre italiano (e uno dei più grandi d’Europa): sul Garda non si sono registrati cali di presenze, specie da parte degli italiani che, anzi, hanno confermato il loro gradimento verso questa destinazione capace di offrire un ampio ventaglio di offerte in grado di soddisfare tutte le esigenze.

Mentre altre località del Belpaese lamentano vistosi cali di turisti dovuti alla crisi economica che morde specie l’Italia, sul Garda tutto questo non è avvenuto. Lo conferma il presidente del consorzio Garda Unico, Enio Meneghelli: “la stagione sta andando oltre le nostre aspettative che erano volte al mantenimento dei risultati del 2011. C’è una decisa crescita delle provenienze dall’ex blocco sovietico, come Polonia, Ungheria, Ceca, Russia. Poi, abbiamo mantenuto, incrementandola, la clientela tradizionale di Benelux, Scandinavia, Germania, Svizzera e Austria che costituiscono oltre il 50% della clientela”.

Quali i motivi di questo risultato?

Senza un buon prodotto, non si ottengono risultati, ma credo che alla base di questi risultati ci sia la politica unitaria per una destinazione decisamente articolata come quella gardesana, che spazia dall’offerta culturale a quella enogastronomica, alla vacanza attiva d’acqua e di terra con vela, surf free climbing e mountan bike. Stiamo avendo risultati apprezzabili, specie per i tempi che corrono.

Le presenze turistiche sul Garda sono facilitate dalla presenza a poca distanza di uno scalo aeroportuale come il Catullo di Verona?

All’interno dell’aeroporto mi occupo di marketing territoriale e di sviluppo. Riguardo ai voli, abbiamo un calo del 30% sul movimenti interni, mentre c’è un aumento nelle stesse proporzioni degli arrivi dall’estero. Questo perché lo scalo veronese è ben collegato con l’area germanica, mentre l’attivazione di nuove destinazioni stanno facendo registrare un incremento delle nuovi arrivi estero su Italia.

La promozione unitaria del Garda come sta procedendo?

Sta procedendo sulla strada tracciata ba quando il consorzio fu fondato 4 anni fa: Garda Unico come consorzio di secondo grado dei tre diversi enti turistici di Trentino, Veneto e Lombardia e gli assessori regionali al turismo hanno da poco sottoscritto un accordo triennale 2012-2014 che ha gettato le basi per una gestione unitaria ancora più stretta del lago, con capofila la regione del Veneto. Muoversi unitariamente con un unico prodotto Garda è indispensabile, specie sui mercati esteri, anche per risparmiare risorse pubbliche.

I comuni lacustri veneti e bresciani hanno avviato la tassa sul turismo per finanziare nuovi servizi, mentre sulla sponda trentina è ancora tutto fermo…

Si tratta di un’imposizione avvenuta a macchia di leopardo, con molti comuni, tra cui Malcesine, Lasize e Gargnano, che non l’anno ancora istituita, perché gli amministratori locali ritengono non opportuno gravare ulteriormente di nuovi oneri il turismo, specie in un momento come l’attuale. I comuni rivieraschi della sponda trentina sono poi in attesa di un pronunciamento della Provincia sull’attivazione di tasse di scopo. Gli amministratori locali, in promo luogo i vertici della Comunità del Garda, dovrebbero impegnarsi maggiormente a fare il loro lavoro, mettendo a disposizione di residenti e di turisti servizi primari efficienti. Le invasioni di campo non sono utili per nessuno: da tecnico del turismo reclamo la doverosa divisione dei ruoli, con gli amministratori locali che si occupino delle loro materie, lasciando al consorzio Garda Unico il ruolo di promuovere turisticamente il lago di Garda, perché la lottizzazione politica non va d’accordo con la buona gestione.