Autostrada del Brennero, quasi definita la nuova gestione

Cattoni sarà amministratore delegato, Reichhalter presidente. Rimangono all’interno del consiglio ma senza incarichi di vertice Pardatscher e Olivieri. Mancano ancora le nomine ufficiali dei soci del Sud. 

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Autobrennero concessione a22 autostrada del brennero
La sede di Autobrennero a Trento.

Si va definendo il nuovo consiglio di amministrazione di Autostrada del Brennero Spa che riceverà in dote il rinnovo della concessione autostradale A22 per i prossimi trent’anni. Le province di Trento e di Bolzano e la regione Trentino Alto Adige, così come i comuni di Trento e Bolzano hanno provveduto ad effettuare le nomine di rispettiva competenza.

Dopo le nomine di spettanza altoatesina (dove la Svp ha primeggiato con l’avvocato Hartmann Reichhalter, già sindaco di Castelrotto, molto vicino al presidente Arno Kompatscher, indicato come presidente di Autostrada del Brennero, il vicesindaco di Fortezza Richard Amort, l’ex amministratore delegato Walter Pardatscher e Maria Chiara Pasquali, designata dal comune di Bolzano in quota Pd), è toccato anche al Trentino muovere le proprie pedine. Il presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti, ha indicato alla carica di amministratore delegato l’ex dirigente del gruppo Lunelli, Diego Cattoni, personaggio dalle mille esperienze in campo sportivo ed immobiliare, ma pare completamente digiuno in quelle di mobilità e trasporti nonostante le prossime sfide cui sarà chiamata Autobrennero, ad iniziare dal potenziamento del trasporto merci intermodale, affiancato dai consiglieri Francesca Gerosa (esponente di Fratelli d’Italia e candidata alle Europee, componente anche del consiglio di amministrazione di Rtc, controllata di Autobrennero), il dirigente alle opere pubbliche e infrastrutture della provincia di Trento, Raffaele De Col e l’ex presidente di A22 ed ex deputato Dem Luigi Olivieri indicato dal comune di Trento con l’accordo dello stesso presidente leghista della Provincia.

Ancora in alto mare le manovre per la nomina dei consiglieri espressione della tratta Verona-Modena, dove le province di Modena e Reggio Emilia dovrebbero confermare l’ex ministro Giulio Santagata, mentre per la provincia di Mantova dovrebbe essere confermato il sindaco Mattia Palazzi. Ancora nulla di fatto da parte di Verona, dove il sindaco Federico Sboarina ha chiesto ancora qualche giorno di tempo per provvedere alle nomine.

Nomine che potrebbero anche subire qualche cambiamento dell’ultima ora sull’altare della quota rosa, visto che la bilancia al momento pende troppo verso il fattore maschile. Se dai soci della tratta Verona-Mantova non ci sarà un numero sufficiente di nomine in rosa, toccherà ai soci della tratta nord dovere modificare le nomine effettuate per raggiungere l’equilibrio di genere.

Dalle nomine finora effettuate emerge evidente come il profilo politico sia molto presente in tutti i singoli candidati, molti dei quali politici in servizio attivo o trombati. Solo la figura del nuovo amministratore delegato emerge come un esterno al mondo della politica, cosa di per sé positiva, ma che fa risaltare il fatto di come la Lega del Trentino sia l’unica forza politica ad avere rinunciato ad avere un proprio esponente, anche tecnico di area, per un incarico importante e strategico come quello al vertice di Autostrada del Brennero che sarà chiamata ad attivare un’importante e strategia serie di investimenti pubblici sul territorio attraversato dall’arteria.

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