Casse Rurali di Trento e Lavis-Mezzocorona-Valle di Cembra: intesa sul percorso di fusione

Inizia ufficialmente il percorso per la fusione tra le due Casse per la nascita della più grande Cassa del Trentino. Fracalossi e Villotti: «abbiamo condiviso l’opportunità dell’aggregazione per affrontare al meglio le sfide di un contesto sempre più complesso e difficile». 

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casse rurali
Giorgio Fracalossi (a sx) ed Ermanno Villotti

Giorgio Fracalossi, presidente di Cassa Rurale di Trento, ed Ermanno Villotti, presidente di Cassa Rurale di LavisMezzocoronaValle di Cembra, hanno sottoscritto un accordo tra due dei più importanti Casse rurali del Trentino che entro qualche mese sfocerà in un progetto di fusione per la creazione di una banca di credito cooperativo fortemente rinnovata ed in grado di affrontare con ancora maggiore efficacia il nuovo scenario che il credito cooperativo si trova ad interpretare.

Con il protocollo d’intesa firmato dai due presidenti, è ufficialmente cominciato un percorso che si concluderà, dopo le necessarie autorizzazioni e l’approvazione da parte dei soci, all’inizio dell’anno prossimo, con la nascita della maggiore Cassa Rurale del Trentino, una delle più rilevanti del Gruppo Bancario CooperativoCassa Centrale BancaCredito Cooperativo Italiano”, con circa 400 collaboratori, una rete di 44 sportelli ed oltre 5 miliardi di euro di masse amministrate.

L’obiettivo condiviso del progetto di fusione fra le due Casse Rurali è dare vita ad una realtà nuova ed innovativa, caratterizzata da una gestione improntata a criteri di sempre maggiore efficienza, da un’elevata attenzione ai rischi e da un efficace governo societario. Questi, sono ritenuti essere i presupposti fondamentali per continuare ad esercitare stabilmente la mutualità, facendo di essa uno strumento per la crescita dei territori di riferimento e per la costruzione di un modello di sviluppo, dove la persona e le comunità siano sempre tenute al centro, garantendo grande attenzione anche alle realtà associazionistiche espresse dal territorio.

Fracalossi e Villotti hanno evidenziato come «la nascita del Gruppo bancario cooperativoCassa Centrale BancaCredito Cooperativo Italiano”, avvenuta in un momento storico in cui è necessario essere protagonisti attivi della costruzione del proprio futuro, ha creato i presupposti per l’elaborazione di nuovi progetti industriali volti a rideclinare i principi che stanno alla base del credito cooperativo, al fine di renderlo sempre più forte, in grado di garantire un’operatività bancaria completa e competitiva, capace di generare ricchezza e valore per i territori e conseguenti ricadute positive sull’economia, oltre che sul tessuto sociale delle comunità».

La nuova Cassa avrà sede legale a Trento e svilupperà la sua forte presenza nelle aree territoriali comprese fra Aldeno, la città di Trento, la Valle di Cembra e la comunità di Mezzocorona. L’accordo prevede, infine, una gestione in grado di garantireun’equilibrata rappresentanza ai soci delle due Casse Rurali interessate dal progetto e di coniugare una buona conoscenza dei territori di competenza con l’elaborazione di modelli organizzativi di elevata qualità e tali da garantire buoni livelli di produttività e di servizio ai soci, alle famiglie ed alle imprese.

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