Canapa: da “erba legale” ai biscotti

A Bologna la fiera della canapa testimonianza di settore in crescita, ad iniziare dalla coltivazione più che decuplicata concentrata tra Mantova, Cremona e Brescia. 

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Con la canapa si può fare tutto, dai biscotti agli eco-mattoni isolanti e a Bologna si svolge la fiera internazionale del settore dove il vasto mondo della cannabis e dei suoi prodotti si mette in mostra.

Dal settore industriale a quello terapeutico e alimentare: per la settima edizione, l’Unipol Arena è affollata da 200 stand di aziende produttrici (+33% rispetto alla scorsa edizione), quasi la metà straniere. La nuova promessa del settore è la “cannabis leggera”, presentata qui due anni fa: legale perché contiene una percentuale di Thc inferiore ai limiti di legge, ma mantiene tutti gli altri principi attivi.

Il settore della canapa sta crescendo a ritmi serrati, come testimonia il decuplicarsi dei terreni coltivati in Italia: dai 400 ettari del 2013 ai quasi 4.000 del 2018. Le coltivazioni di canapa sono sempre più dedicate a produzioni innovative, che vanno appunto dagli eco-mattoni isolanti alla ricotta, dall’olio antinfiammatorio alle bioplastiche, fino a semi, fiori per tisane, pasta, biscotti e cosmetici. L’80% della produzione si concentra fra le province di Mantova, Cremona e Brescia, a tradizionale vocazione agricola.

Si tratta in realtà di un ritorno, per una coltivazione che fino agli anni Quaranta del secolo scorso era molto diffusa in Italia, tanto che il Belpaese con quasi 100.000 ettari era il secondo maggior produttore di canapa al mondo utilizzata soprattutto a fini tessiliper ricavare tessuti indistruttibili. Oggigiorno, oltre agli ormai consolidati prodotti cosmetici o alimentari a base di cannabis, come la pizza, le farine o l’olio, grazie ai suoi diversi utilizzi la canapa ha incontrato tanti altri settori: fra questi la “Pet therapy”, estratti di canapa in olio di cocco per cani o gatti con problemi di dermatiti o epilessie. L’offerta della Fiera bolognese, varia poi dall‘edilizia all’abbigliamento, fino al principale settore agricolo, di cui vengono presentate le ultime novità in termini di varietà di semi o di sistemi di coltivazione.

Il mondo della canapa ha trovato poi nuova linfa nella “cannabis leggera” con la coltivazione e vendita di piante, fiori e semi a basso contenuto di principio psicotropo – il Thc deve essere inferiore allo 0,2% -, che nel 2018 ha sviluppato un giro d’affari di oltre 40 milioni di euro. Sono oltre 2.000 le aziende agricole e 700 negozi specializzati nati in Italia nell’ultimo anno grazie al mercato della cannabis legale e di tutta la gamma di prodotti che ne derivano. E molto ancora si può fare, visto che la canapa è una pianta rustica che si può coltivare anche laddove altre colture non sarebbero idonee, oltre ad essere molto utile nel campo della rotazione culturale per apportare sostanze nutritive al terreno, riducendo così l’impiago di concimi di sintesi.

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