“La banca incontra l’impresa”: è questo il nome di un nuovo progetto per favorire l’accesso al credito delle micro e piccole imprese trentine, presentato dall’assessore allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro della provincia di Trento, Achille Spinelli, il direttore della filiale di Trento della Banca d’Italia, Pier Luigi Ruggiero, il vicepresidente di Confindustria Trento, Alessandro Lunelli, il presidente dell’Associazione artigiani, Marco Segatta, il presidente di Trentino Sviluppo, Sergio Anzelini, e il vicepresidente di Cassa del Trentino, Romano Artoni.
Il progetto consiste in un percorso d’informazione/formazione rivolto agli imprenditori, strutturato su due moduli serali di 2 ore ciascuno – entrambi dalle ore 20 alle 22 – realizzato, secondo un calendario messo a punto dagli organizzatori, presso 13 diverse sedi dell’Associazione Artigiani sparse sul territorio trentino. S’inizia con il primo incontro la sera di giovedì 28 marzo in Bassa Valsugana.
I momenti formativi – articolati sempre su due serate – toccheranno tutte le altre aree della provincia, per concludersi a dicembre. Al centro del programma i sistemi di valutazione e concessione del credito da parte degli istituti bancari, ovvero, nella prospettiva dell’imprenditore, le modalità migliori con le quali rivolgersi alle banche per ottenere il finanziamento richiesto.
“La banca incontra l’impresa” nasce in seguito alla firma nell’ottobre 2018, di un protocollo d’intesa fra Provincia con Trentino Sviluppo, Cassa del Trentino, i Confidi, le associazioni di categoria con i relativi centri di assistenza tecnica (C.A.T.) e gli istituti bancari.
«Si tratta di un percorso formativo e informativo molto importante – ha detto Spinelli – per avvicinare banca e impresa, mondi che a seguito della crisi si sono progressivamente allontanati. Un’iniziativa utile, quindi, a ridurre le distanze e diffondere informazioni, in entrambe le direzioni».
Ruggiero ha evidenziato che, in particolare a seguito dei cambiamenti intervenuti a causa alla crisi, «le imprese siano oggi chiamate ad attrezzarsi maggiormente, anche sul versante delle conoscenze. L’iniziativa in questione, ha aggiunto, è particolarmente importante se si pensa alle dimensioni consistenti del credito indirizzato in Trentino alle piccole e medie imprese. Senza dimenticare che conoscere significa esercitare più consapevolmente la cittadinanza attiva».
Lunelli ha sottolineato a sua volta come sia di fondamentale importanza che «anche fra le imprese si crei cultura nel campo del credito e della comunicazione», mentre Segatta ha parlato della formazione come di un «elemento indispensabile per le imprese per stare sul mercato, facendo conoscere al meglio ai propri interlocutori capacità e progetti».
Anzelini ha posto l’accento sul ruolo della finanza alternativa, «in relazione alle start up e alle imprese innovative», mentre Artoni ha definito il rapporto tra banche e impresa «un elemento cruciale per le politiche di sviluppo territoriale, dal quale discende la necessità di rilanciare il dialogo tra mondi che hanno operato con regole diverse».
I moduli formativi saranno tenuti da Banca d’Italia, Confidi, Cooperfidi e dalle banche aderenti al protocollo: Cassa Centrale Banca, Volksbank, Monte dei Paschi Siena, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Sparkasse e Banca Nazionale del Lavoro.
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