Caner: “qualcosa non quadra leggendo le tabelle relative al gettito pubblicate dal Ministero dell’economia e finanze”
Il gettito a velocità variabile (velocissimo al Nord, lentissimo al Sud) dell’Imu ha suscitato le ire del capogruppo Lega Nord nel Consiglio regionale del Veneto. Per Federico Caner “come da copione, il Nord è costretto a sborsare cifre esorbitanti, mentre il Sud continua a beneficiare di inspiegabili e ingiusti sconti”. Le tabelle ministeriali evidenziano che nel Centro Nord il gettito medio dell’imposta per abitante varia tra i 182 della media dei comuni del NordEst e i 187 euro del comuni del NordOvest e del Centro Italia. Nel Sud e nelle Isole, i versamenti procapite sono pari rispettivamente a 108 e 105 euro, nettamente inferiori alla media italiana di 158 euro pro capite.
“Il raffronto è impietoso – sottolinea Caner – L’Imu pro capite in Calabria è di 80 euro, meno della metà dei 171 euro a testa versati dai veneti. Al momento la Calabria ha versato allo Stato una quota pari a 72.518.063 euro, mentre il Veneto 347.876.975 euro, cioè circa 5 volte tanto”. Da ricordare, precisa, che le rilevazioni ministeriali sui versamenti fanno riferimento al primo acconto Imu: gli effetti definitivi saranno valutabili con il saldo di fine anno, in funzione delle possibili variazioni delle aliquote base.
Per il capogruppo leghista “questi sono numeri che pesano sulle nostre famiglie e gravano sui cittadini e le imprese venete. E’ ora di finirla di fare tagli indiscriminati secondo il criterio della spesa storica, favorendo i comuni e le regioni che sperperano a discapito dei virtuosi. E’ notizia di oggi che la Sicilia ha scippato 20 milioni al Veneto per salvare i comuni del Sud: quanto saranno disposti i Veneti a subire a testa bassa ulteriori rapine da parte dello Stato? Quando dovranno pagare ancora le nostre famiglie per l’inefficienza di altri? Aspettiamo dal governo Monti una risposta”.