L’Est Europa, dai Balcani all’Ucraina, un’area con 95 milioni di abitanti, Pil di oltre 1.000 miliardi di euro, crescita superiore al 3% negli ultimi tre anni, rappresenta per le PMI del NordEst una piattaforma strategica per lo sviluppo e il rafforzamento su nuovi mercati, grazie alle opportunità di cofinanziamento dell’Unione europea, al gap infrastrutturale e industriale da colmare, la disponibilità di risorse, la vicinanza geografica.
Punti di forza che possono allargare la platea di oltre 20.000 imprese italiane presenti in quell’area fino alla Russia, consolidare la creazione di business in svariati settori, attraverso il supporto delle Rappresentanze internazionali di Confindustria che ambiscono al ruolo di moltiplicatore di opportunità di crescita, cooperazione industriale e commerciale, attraverso relazioni bilaterali, economiche e culturali in ogni singolo paese dove operano.
Offrire un quadro d’insieme delle possibilità di business che 9 paesi dell’Est Europa possono offrire alle PMI del NordEst e del supporto del sistema delle Confindustrie estere è l’obiettivo del forum “Opportunità commerciali ed industriali nell’Est Europa”, che si è svolto a Padova, organizzato da Assindustria Venetocentro e Confindustria Est Europa, la Federazione delle rappresentanze internazionali di Confindustria, di cui fanno parte Albania, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Macedonia, Montenegro, Romania, Serbia, Ucraina, in collaborazione con Promex azienda speciale della Camera di Commercio di Padova.
I lavori sono stati aperti da Enrico Carraro, vicepresidente Assindustria Venetocentro con delega all’Ufficio Studi, e da Franco Masenello, consigliere Promex. Gli obiettivi e opportunità del forum sono stati introdotti da Rocco Ferri direttore generale Confindustria Est Europa, cui sono seguiti gli interventi di Luca Serena, l’imprenditore trevigiano presidente di Confindustria Est Europa, Gerta Bilali direttore generale Confindustria Albania, Adriano Pea direttore generale Confindustria Bielorussia, Igor Pahor presidente confindustria Bosnia ed Erzegovina, Maria Luisa Meroni presidente Confindustria Bulgaria, Marco Marconi presidente Confindustria Macedonia, Erich Cossutta presidente Confindustria Montenegro, Alessandro Romei vicepresidente vicario Confindustria Romania, Antonio Schiro vicepresidente vicario Confindustria Serbia, Marco Toson presidente Confindustria Ucraina, S.E. Yavhen Perelygin ambasciatore ucraino a Roma.
Dal 2008 ad oggi l’interscambio dell’Italia con i 9 paesi dell’Est Europa ha messo a segno un aumento del 25% (da 24,4 a 30,5 miliardi di Euro), quello del Veneto una crescita del 18,5% (da 5,2 a 6,3 miliardi). A dispetto del diffuso rallentamento delle esportazioni, nei primi nove mesi del 2018 l’export del Veneto nell’area è aumentato del 8,5% sfiorando i 2,4 miliardi, variazione pressoché doppia rispetto all’Italia (+4,5%). Svariati i settori: macchine e attrezzature industriali e per l’agricoltura, tessile moda, agroalimentare, automotive, energia, outsourcing tecnologico.
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