Ascopiave, bene il bilancio della società che progetta ulteriore crescita

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Gumirato: “Vogliamo trovare nuovi clienti”

Ascopiave, società attiva nei servizi di pubblica utilità nel NordEst che opera nel gas sul territorio di 93 comuni, vuole crescere nella sua attività principale: vendita e distribuzione di metano. “Possiamo spendere 200 milioni di euro per partecipare alla gare per le concessioni di reti gas di sei ambiti territoriali in Veneto e continueremo nelle acquisizioni sul fronte delle vendite anche in alleanza con altri operatori”, ha spiegato il direttore finanziario, Roberto Gumirato che si è soffermato sui numeri della società. Ascopiave, che ha un rapporto tra debito e margine operativo di lordo di 1,23 volte, tra i più bassi del settore, ha la possibilità di ricorrere al debito per finanziare l’espansione. “Comunque – ha aggiunto Gumirato – non vogliamo far crescere il debito a un livello superiore a 2,5 volte l’ebitda (margine operativo lordo)”.

Per sostenere le gare in Veneto, la società dispone già di un finanziamento di 40 milioni a sette anni concesso da Unicredit e sta contrattando un ulteriore finanziamento con la Cdp e Biis (Intesa Sanpaolo).

A presiedere Ascopiave è da alcuni mesi l’assessore leghista di Treviso, Fulvio Zugno, subentrato allo storico numero uno, Gildo Salton con il sostegno dei comuni del Carroccio azionisti della società: “ho le stesse deleghe di Salton ma ora c’è più gioco di squadra mentre il mio predecessore era più accentratore. Cerco di valorizzare di più tutta la struttura”. Salton, ‘blindatosi’ con un contratto di lavoro dipendente da direttore generale poco prima della defenestrazione, “ha chiesto una buonuscita di 1,27 milioni di euro – ha detto Zugno -. Gli avvocati stanno trattando con l’obiettivo di arrivare a una soluzione consensuale”.

Intanto, Ascopiave si guarda anche attorno: a NordEst, il dialogo con Aps-Acegas, società di servizio attiva tra Padova e Treviso, non hanno più spiragli, mentre sono stati in passato bloccati ‘dalle valutazioni di borsa’ delle due società, non in grado di mantenere l’equilibrio tra i diversi azionisti delle multiutility. Ascopiave, inoltre, non è interessata a spendere “120-130 milioni di euro per entrare con una quota di minoranza” nella società delle reti che Aps ha messo in gara. “Preferiamo concentrarci su operazioni in cui abbiamo la maggioranza” ha spiegato Gumirato. Che, sul fronte della vendite, conferma di essere in corsa per acquisire Am Legnano e i suoi 90 clienti nel gas: “ci sono 15 manifestazioni di interesse – ha detto – si tratta di un’acquisizione da circa 30 milioni di euro la cui decisione è attesa per l’inizio del 2012”.

Per quanto riguarda le dismissioni, Ascopiave intende uscire dal fotovoltaico mettendo in vendita il 50% della società paritetica con il gruppo Casillo, società con un valore d’impresa di 65 milioni. “Stiamo dialogando con alcune controparti” ha detto Gumirato per il quale l’addio al fotovoltaico non significa uscire del tutto dal fronte delle nuove energie: “ci sono tante opportunità interessanti nella cogenerazione, nel teleriscaldamento, nell’illuminazione pubblica, ma intendiamo muoverci con i piedi di piombo guardando alla redditività”.