Continuano i “viaggi nell’eccellenza del Friuli” di Confindustria Udine

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FVG confindustria Udine Secab Luigi Cortolezzis al centro tra Federico Gollino e Adriano Luci 1
FVG confindustria Udine Secab Luigi Cortolezzis al centro tra Federico Gollino e Adriano Luci 1Luci visita la Secab, la cooperativa elettrica dell’alto Friuli che ha compiuto 101 anni di vita

Tra i “viaggi nell’eccellenza” del Friuli non poteva mancare la visita del presidente di Confindustria Udine, Adriano Luci, a Paluzza, alla Secab, “Società Elettrica Cooperativa Alto But”, la prima azienda friulana nel campo della produzione e distribuzione di energia idroelettrica costituita sotto forma di cooperativa. Luci – accompagnato dal capo della Delegazione di Tolmezzo di Confindustria Udine, Federico Gollino, e dal vice-direttore dell’Associazione Roberto Ganzitti – ha voluto toccare con mano una realtà che, oramai da 101 anni, funge da punto di riferimento, e non soltanto per quanto riguarda l’approvvigionamento elettrico, dei sei Comuni della Valle del But: Paluzza, Cercivento, Ligosullo, Ravascletto, Treppo Carnico e Sutrio.

Il presidente della Secab Luigi Cortolezzis, assieme al vice-presidente Sergio Matiz, al direttore Alberto Orsaria e al prossimo coordinatore delle cooperative elettriche italiane Ferdinando Di Centa, ha presentato alla delegazione confindustriale il biglietto da visita di tutto rispetto della società cooperativa: 45 milioni di kWh l’energia elettrica prodotta dai cinque impianti ad acqua fluente, 21 milioni di kWh l’energia distribuita alle utenze, 185 km di linee in media e bassa tensione, 5.516 le utenze allacciate, 170 i chilometri quadrati di territorio servito, 4,2 milioni di euro di ricavo. La rete elettrica di Secab è integrata con la rete elettrica nazionale attraverso alcuni punti di interconnessione in media tensione a 20 kV ed in particolare nella cabina primaria, il cui impianto è stato completato nel 2006, dove l’interconnessione è in alta tensione 132 kV. Il surplus di produzione, che non viene utilizzato per le esigenze dei soci – che beneficiano di sconti nell’ordine anche del 50% rispetto alla bollettazione Enel -, viene ceduta al mercato elettrico nazionale.

“Secab – ha ricordato il presidente Cortolezzis – conta, in tutto, circa 2.700 soci. Oltre agli enti pubblici territoriali partecipano alla compagine sociale, pure tutte le attività economiche del settore agricolo, produttivo (artigianale e industriale), commerciale e dei servizi, turistico, Promotur spa con il polo dello Zoncolan e i cittadini del comprensorio intestatari di contratto d’utenza. Una società come la nostra – ha ricordato ha tra i suoi obiettivi quello di contribuire alla crescita economica ed al benessere degli abitanti della zona in cui opera, e non di conseguire risultati puramente finanziari. Per questo ci siamo impegnati fin dagli inizi dell’attività per ridurre al minimo l’impatto ambientale delle nostre centrali e delle nostre reti di distribuzione. La nostra è un’energia verde al 100%”.

Cortolezzis ha sottolineato poi anche l’intenzione della cooperativa di puntare in direzione del fotovoltaico e della biomassa. Parimenti grandi aspettative sono riposte nel via libera ad un progetto aziendale per la realizzazione di un elettrodotto, completamente interrato, che colleghi Paluzza alla rete austriaca di Wurmlach.

L’incontro si è concluso con la visita alla centrale di Noiaris, la seconda per potenza installata (2.576 kW) dopo quella di Mieli in Comune di Comeglians. “Quello che mi ha colpito maggiormente – ha commentato Luci – è stato vedere quali sono le ricadute positive che una realtà come la Secab ha avuto su un territorio così vasto”. Luci ha poi assicurato i vertici della cooperativa sulla disponibilità dell’Associazione a correre al suo fianco per combattere la battaglia contro l’eccessiva burocratizzazione del procedure per il rilascio delle autorizzazioni. Dal canto suo Gollino si è dichiarato convinto che le agevolazioni concesse ai soci, in particolare sulla tariffazione dell’energia elettrica, potrebbero fungere da elemento attrattivo per nuovi insediamenti produttivi nella valle del But.