Il 2019 porta molte ombre per i produttori di telefoni cellulari che, dopo il calo del 3% registrato dal mercato degli smartphone soprattutto sul finire del 2018, per l’anno appena iniziato potrebbero vedere calare la produzione di un ulteriore 19% nel primo trimestre, riportando i volumi del mercato al 2013, indietro di cinque anni. La previsione è stata fatta dagli analisti di Credit Suisse e arriva dopo un paio di settimane dall’annuncio della riduzione delle vendite di Apple.
Secondo gli analisti della banca svizzera, la produzione globale di cellulari evoluti è in caduta libera, con un drastico calo in apertura d’anno che potrebbe prolungarsi nel secondo trimestre, in attesa del lancio dei nuovi prodotti che dovrebbero integrare la tecnologiadi trasmissione 5G.
A pesare nel calo della produzione un mercato degli smartphone dove i consumatori non sono più propensi a correre dietro all’ultimo lancio di prodotto, con un tasso di sostituzione che sta allungandosi, complice anche il fatto che molti produttori, con Apple in testa, nei suoi ultimi lanci di prodotto le novità non sono state così eclatanti, tanto che i modelli lanciati due-tre anni fa sono ancora molto ben venduti su tutti i mercati, grazie anche ad un prezzo decisamente più abbordabile da una larga fascia di consumatori. Così come sta crescendo il mercato dei telefoni ricondizionati, ovvero quei terminali ritirati da varie aziende che provvedono alla loro riparazione e aggiornamento.
Si vedrà nel corso dei prossimi mesi la capacità d’innovazione dei vari produttori per riacquisire l’interesse dei consumatori per i nuovi prodotti. Intanto, l’unico modo per stare sul mercato pare essere la politica degli sconti da parte dei principali protagonisti, spesso mascherati dietro l’erogazione di buoni agli acquirenti per altri acquisti oppure forniture agevolate per i grandi gestori della telefonia mobile.
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