Nasce Bonterre dall’unione di Parmareggio e Grandi Salumifici Italiani

Sarà un gruppo da oltre un miliardo di fatturato. «Operazione storica per l’alimentare italiano». 

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Milo Pacchioni, presidente di Unibon e neopresidente di Bonterre

Con la conferma della fusione tra Parmareggio e Grandi Salumifici Italiani (Casa Modena), è stato reso noto anche il nome della nuova realtà agroalimentare italiana: sarà “Bonterre”, termine derivato dalla sintesi di Unibon, controllante di Gsi, e Granterre, consorzio che controlla Parmareggio.

Un gruppo tutto modenese che si posiziona ai vertici nella produzione dei salumi e nella filiera del Parmigiano Reggiano con un fatturato consolidato di oltre un miliardo di euro, di cui 200 milioni in export, 3 filiali all’estero, 16 stabilimenti in Italia, 2.000 dipendenti.

«Questa operazione – spiega Milo Pacchioni, presidente di Unibon e neopresidente di Bonterre – è la naturale prosecuzione di quel piano strategico che ha visto la sua prima tappa lo scorso gennaio con l’acquisizione da parte di Unibon della quota di Grandi Salumifici Italiani detenuta dalla Famiglia Senfter. Un piano che partendo da un’impresa già leader nazionale nella produzione di salumi, storicamente radicata sul territorio e forte dell’esperienza delle persone che vi lavorano, mira a sviluppare ulteriormente l’attività sia in Italia sia all’estero per diventare lo specialista di riferimento nel settore dell’alimentare italiano di alta gamma. Alla salumeria che oggi rappresentiamo con ben 7 Dop e Igp – sottolinea Pacchioni – si unirà infatti il formaggio più famoso al mondo, il nostro Parmigiano Reggiano».

«Unendo le forze di Grandi Salumifici Italiani e Parmareggio – aggiunge Giuliano Carletti, amministratore delegato di Bonterre – il gruppo non solo raggiunge una dimensione economica e produttiva che poche imprese italiane alimentari possono vantare, ma potrà mettere a frutto i rispettivi fattori critici di successo per crescere ulteriormente in particolare sui mercati esteri».

Nel dettaglio, il gruppo è partecipato e controllato congiuntamente da Unibon e dalla cooperativa agricola Granterre, che hanno conferito il 100% del capitale sociale di Grandi Salumifici Italiani e di Parmareggio.

I vertici della nuova società parlano di «operazione storica per l’alimentare italiano, perché in totale controtendenza rispetto alle tante cessioni di marchi nazionali a protagonisti stranieri registrate negli ultimi anni; un’operazione che porta alla nascita di un gruppo agroalimentare orgoglioso della sua matrice cooperativa e del suo legame col territorio di origine, specializzato nelle eccellenze italiane dei salumi e dei formaggi stagionati, in grado di coniugare la comprovata capacità industriale con elevati standard di responsabilità sociale».

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