La Melegatti risorge: a ruba mezzo milione di pandori

Tutta esaurita la breve produzione natalizia. Moro: «ora iniziamo i preparativi per la produzione pasquale». Zaia: «il più bel regalo per tutti i lavoratori della storica azienda veneta». 

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La Melegatti è risorta e il risultato della breve produzione natalizia è il miglior auspicio per il definitivo consolidamento che avverrà all’inizio del prossimo anno con la produzione pasquale. Ne è convinto Denis Moro, amministratore delegato dell’azienda che ha guidato l’acquisizione da parte del gruppo vicentino Spezzapria e la ripartenza dell’attività.

«Abbiamo venduto oltre mezzo milione di pandori – annuncia soddisfatto Moro – un risultato francamente insperato a poco più di un mese dalla ripartenza della produzione reso possibile dall’impegno di tutti gli addetti della fabbrica».

Moro guarda con ottimismo al prossimo futuro: «a Pasqua si ripartirà con i prodotti tradizionali, le colombe, le specialità, i farciti, introdurremo la novità della colomba ai cereali antichi, guardando anche a nuovi prodotti nel segmento del consumo quotidiano, per poi esportare sui mercati esteri».

Il piano industriale messo a punto internamente «prevede l’equilibrio nei volumi, nei margini, nella distribuzione, nella presenza tra mercato italiano ed estero» sottolinea Moro che evidenzia come sul mercato ci sia una tendenza alla concentrazione dei marchi e della produzione con ribassi dei prezzi al limite della sussistenza. Ma è ottimista: «Melegatti ha la forza e la volontà per differenziarsi dalla battaglia tipica dei volumi/prezzo; non sarà facile, ma ce la faremo. Siamo ripartiti con 35 dipendenti e già nel 2019 faremo nuove assunzioni mirate per portare a casa nuove competenze» dice Moro che rintuzza anche la dichiarazione fuori luogo del ministro alla salute Giulia Grillo che aveva definito il «pandoro senz’anima», suscitando giustamente un nugulo di critiche, specie dalla culla di questo dolce veneto: «questo dolce nasce 124 anni fa proprio con Melegatti e ha un’identità molto importante e quello di Melegatti è decisamente forte e precisa».

La ripresa con il piede giusto di Melegatti è stata salutata con soddisfazione dal governatore del Veneto, Luca Zaia: «il più bel regalo di Natale per tutti i lavoratori dell’azienda. Quella di Melegatti è stata una vicenda sofferta, arrivata a un passo dall’epilogo peggiore, e risolta grazie alla determinazione ferrea dei suoi lavoratori e alla lungimiranza di un’impresa che ha creduto nella possibilità di un miracolo. Il resto l’ha fatto la gente che, capito con grande sensibilità il dramma vissuto, ha voluto dare il suo contributo acquistando tantissimi di quei Pandori che hanno rischiato di non esserci più, e che mi auguro invece ci saranno sempre sulle tavole dei veneti e degli italiani».

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