La ricorrenza di Natale si avvicina e con essa la scelta su quale dolce scegliere per celebrarlo come si deve. Tra queste, la tradizione impone il panettone, tradizionale espressione della migliore eccellenza dolciaria italiana, che a ragione andrebbe consumato tutto l’anno e non solo a ridosso delle festività di fine ed inizio anno, in quanto il contenuto in burro contenuto nel panettone espone tutta la propria fragranza ed aroma specie quando è consumato al caldo.
Una delle più interessanti manifatture di panettone (e di dolci in generale) che negli ultimi anni si è imposta all’attenzione dei gourmet e dei concorsi gastronomici è situata in un luogo decisamente insolito: il carcere di Padova. Qui, per avviare al percorso di reinserimento nella società, da anni si è sperimentato il laboratorio di pasticceria Giotto che ha saputo imporsi all’attenzione del pubblico sia per la qualità indiscutibile della sua produzione che per i successi professionalizzanti, visto che i soggetti che lo frequentano poi trovano una valida occupazione nel settore una volta estinto il debito con la giustizia.
Le ultime proposte dalla pasticceria Giotto sono state premiate da numerosi concorsi , tra cui il WineHunter Award, premio d’eccellenza conferito a Merano dalla commissioni d’assaggio a garanzia di prodotti che si distinguono per territorialità e qualità superiore. Premiati il Panettone Classico dall’impasto soffice e profumato, arricchito da gustosi canditi e morbide uvette e l’inconfondibile Panettone al Kabir Moscato di Pantelleria DOP, dalle note fresche e accoglienti, nato dall’incontro con Donnafugata. Riconoscimento anche alle raffinate ed eleganti Praline al cioccolato, piacevoli scrigni del gusto generati dallo studio e dalla ricerca di ingredienti semplici e di altissima qualità abbinati ad una lavorazione tutta artigianale.
Per informazioni e prenotazioni, https://www.idolcidigiotto.it
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