Regione Emilia Romagna e la provincia cinese dello Shandong ancora più vicine

Siglato a Bologna il pre-accordo tra il presidente Bonaccini e il governatore Zheng: entro la primavera intesa ufficiale che allarga le collaborazioni nel settore industriale a commercio, agricoltura, istruzione e turismo. 

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Shandong

Occasione di crescita per le imprese emiliano romagnole e il sistema regionale della ricerca, esportando anche saperi e innovazione, e opportunità di attrarre investimenti e turisti in Regione. L’Emilia Romagna rafforza la propria collaborazione con la provincia dello Shandong, la seconda più popolosa della Cina con 100 milioni di abitanti e area che, con un tasso di crescita nel 2017 del 7,4%, è una delle più industrializzate del gigante asiatico, con un’ampia disponibilità di risorse e una presenza significativa di imprese private, che la pongono al quarto posto fra le provincie più attrattive per gli investimenti italiani.

A Bologna, nella sede della Regione, è stato siglato un preaccordo tra il presidente Stefano Bonaccini e il governatore dello ShandongGong Zheng che apre la strada a un’intesa ufficiale, da chiudere entro pochi mesi, per estendere le collaborazioni intraprese finora in ambito industriale anche ai settori del commercio, agricoltura, istruzione e turismo.

La visita in Emilia Romagna del governatore dello Shandong è stata l’occasione per definire nuovi progetti, iniziative strategiche e investimenti da condividere nell’ambito della sigla di un accordo bilaterale da sottoscrivere nella primavera 2019, focalizzato in particolare su ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico.

«E’ un grande onore accogliere in Regione il Governatore dello Shandong e la sua delegazione – ha detto Bonaccini -. L’obiettivo reciproco è diventare partner stabili, di compiere quindi un ulteriore passo avanti rafforzando l’attuale collaborazione, già positiva. L’Emilia Romagna punta sulla propria forza tecnologica, grazie alla rete dei tecnopoli, sull’alta qualità delle risorse umane e su investimenti importanti nelle infrastrutture del territorio».

«L’Emilia Romagna è una realtà piena di vitalità e di dinamismo – ha replicato il presidente del Shandong, Gong Zheng – e l’incontro di oggi rafforza la fiducia nel realizzare l’intesa entro l’estate. Ci siamo resi conto che in questa regione esiste un grande equilibrio nello sviluppo economico, fatto di grandi industrie di eccellenza ma anche di piccole e medie imprese, un ricco patrimonio culturale, che si avvale dell’Università più antica del mondo, e una buona qualità della vita. Continueremo ad investire qui, ed apriremo ad altri settori la collaborazione». Zheng ha inoltre invitato Bonaccini a visitare lo Shandong.

L’intesa avviene sulla base di esperienze industriali rivelatesi efficaci. La cinese Tianjin Lovol Heavy Industry Co. Ltd che ha investito sull’emiliana Arbos, azienda che produce macchine agricole, lanciando nel 2018 una gamma di trattori di alta potenza e sviluppando attrezzature all’avanguardia nel campo della semina di precisione. E ancora, l’investimento di Weichai Group nel Gruppo Ferretti, che ha consentito alla società nautica di rimanere in Italia e ritornare protagonista nel mercato europeo.

Già nel gennaio 2018, su invito di Weichai, in particolare del vicepresidente Xu Xinyu, e delle istituzioni di Weifang, città dello Shandong, si era svolta una missione regionale di carattere istituzionale e imprenditoriale in Cina, che ha portato alla firma di due protocolli d’intesa con nuove possibili collaborazioni operative tra i due territori: l’accordo bilaterale tra Beda, zona di sviluppo economico e tecnologico nazionale di Weifang, e Unioncamere regionale e quello fra l’Ateneo di Bologna con l’Università della medesima città.

«Abbiamo continuato ad investire in innovazione anche in anni difficili – ha detto il presidente di Weichai Holding Group e dell’azienda Ferretti, Tan Xuguang – e lo scorso anno la Ferretti ha raggiunto un fatturato di 600 milioni ed è tornata leader nel mondo nel settore nautico, grazie anche al lavoro di dirigenti e operai (attualmente 2.000). La nostra cultura può generare un fruttuoso modello imprenditoriale italo-cinese».

Il capo di gabinetto della Regione, Andrea Orlando, che segue i rapporti internazionali, e il direttore generale Fao della Provinciadello Shandong, Xue Qingguo, hanno quindi sottoscritto il pre-accordo, che dà il via alla costruzione dell’accordo formale.

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