L’evento a 14 anni dall’ottenimento della Docg, il primo vino veneto ad ottenerla
La loggia di Fra Giocondo al Palazzo Scaligero ha ospitato la degustazione di tutte le produzioni delle tre tipologie del Recioto di Soave nelle diverse annate organizzata dall’assessore provinciale alle politiche per l’agricoltura Luigi Frigotto. A quattordici anni dall’ottenimento della Docg, il Consorzio di tutela del Soave ha voluto organizzare una degustazione professionale per giornalisti specializzati ed operatori del settore, sia italiani che stranieri. La manifestazione è stata organizzata in collaborazione con Lorenzo Simeoni, ideatore dei biscotti Suevi. 42 aziende partecipanti, per tre tipologie di Recioto di Soave differenti, la degustazione è stata un vero e proprio viaggio tra filosofie produttive e territori alla scoperta degli stili che hanno reso grande ed unico questo passito.
Per Frigotto “la Provincia è orgogliosa di aver ospitato l’iniziativa del Consorzio per la tutela del Soave e di Lorenzo Simeoni, inventore del biscotto Suevi. Non dimentichiamoci che il Recioto, protagonista dell’incontro, è stato il primo ad ottenere nel 1998 la denominazione di origine controllata e protetta in Veneto, sicuramente un pregio e un titolo che gli attribuisce un immenso valore. La qualità dei vini veronesi ci permette di pensare in grande e di affacciarci a mercati sempre più vasti e competitivi. Non c’è un posto in Italia dove vi sia una ricchezza di qualità come nella provincia di Verona e, in particolare, nella zona del Soave. Un vino quindi irresistibile, che dimostra tutta la nostra storia, la nostra cultura, le nostre tradizioni, e che vogliamo far conoscere ad un pubblico sempre più ampio”.
Il Recioto è un dolce nettare dalla precisa identità e dallo stile unico ed elegante, frutto della garganega, il vitigno autoctono madre del Soave, tanto generosa quanto capace di stupire per le diverse interpretazioni che è in grado di regalare.
Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio di tutela Vini Soave e Recioto di Soave sottolinea come “il Recioto di Soave, oltre ad essere un prodotto locale di eccellenza, può divenire anche un grande vino d’esportazione. La forte identità e l’alta qualità delle sue caratteristiche organolettiche, permette, infatti, a questo vino di avere le carte in regola per sbancare anche nei mercati americani ed asiatici. Il Recioto è un vino da gustare durante tutta la giornata. Con 1.500 anni di storia, e 14 anni dopo l’ottenimento della Docg, primo titolo ricevuto nel Veneto, il vino veronese ha raggiunto il successo e l’apprezzamento locale. Ora la sfida del Consorzio di Tutela del Soave e dei produttori è quella di uscire da un mercato di nicchia per approdare invece in circuiti di livello internazionale. A seconda dell’andamento stagionale, vanta una produzione media di 1.500 ettolitri annui a fronte di circa 300.000 bottiglie, di cui 20.000 nella versione spumante. In termini di valore si attesta sui 3 milioni di euro, una cifra decisamente importante se si considera la nicchia di mercato”.