Alto Adige consultazioni al via: la SVP avvia le procedure per la formazione della giunta

Urzì (Fratelli d’Italia): «auspico che tutto il centro destra si presenti unito». Bessone (Lega): «Urzì, chi? Credo proprio che la Lega si presenterà da sola». 

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Alto Adige consultazioni al via

In Alto Adige consultazioni al via: la politica dopo le votazioni dello scorso 21 ottobre inizia a muoversi, con la SVP, partito di maggioranza relativa, ha convocato per sabato prossimo le consultazioni tra i vari partiti per avviare le procedure per la formazione di una maggioranza di governo della Provincia.

Per la SVP, a differenza delle legislature scorse, è tassativo formare una coalizione per raggiungere la maggioranza, visto che questa legislatura l’ha vista scendere ben al di sotto della maggioranza assoluta, con 15 consiglieri su 35. Per il partito etnico tedesco è obbligatorio, per ragioni statutarie, legarsi ad una o più formazioni italiane per raggiungere e superare la soglia dei 18 consiglieri. In prima fila, c’è la Lega, forte del successo conseguito che l’ha consacrata primo partito tra gli italiani, con 4 consiglieri eletti. Tutte le altre formazioni politiche italiane ne hanno solo uno. Fa eccezione il caso dei Verdi, che annoverano tre consiglieri, di cui uno italiano.

Se andasse in porto l’alleanza tra SVP e Lega, la maggioranza ci sarebbe, con 19 consiglieri. Questa potrebbe essere allargataanche all’esponente di Fratelli d’Italia, Alessandro Urzì, che lancia la proposta alla Lega: «alle consultazioni di sabato prossimo sarebbe utile che il centro destra italiano si presentasse unito, con una delegazione composta da Lega e Fratelli d’Italia. Questo scenario darebbe – secondo Urzì – maggiore potere di contrattazione al gruppo italiano, sulla base di quanto si è già sperimentato al comune di Laives (dove la maggioranza è formata da SVP, Lega, FdI e FI)».

La proposta di Urzì è liquidata seccamente da Massimo Bessone, commissario della Lega in Alto Adige e neo eletto consigliere provinciale: «Urzì, chi? Anche se si tratta di una proposta che deve essere valutata da tutto il direttivo, non posso non ricordare che durante la campagna elettorale (e anche prima del suo avvio) proprio da Urzì sono arrivate le maggiori critiche alla posizione politica della Lega e del sottoscritto. Non so se ci sono gli spazi per fare un accordo politico con Urzì».

Il primo giro di consultazioni con le varie forze politiche sarà forzatamente consultivo, ma potrebbero nascere anche soluzioni alternative, tipo quella dell’alleanza arcobaleno con dentro SVP-Verdi-Pd in dichiarata funzione antileghista, ma sarebbe una scelta contraria ai risultati elettorali e che taglierebbe ogni retroterra con il governo centrale alla SVP. Una scelta, quest’ultima, decisamente perigliosa, che rischierebbe anche continui conflitti con Roma.

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