Le artigiane di Berlino hanno fatto un viaggio di studio e di aggiornamento professionale presso le loro colleghe dell’Alto Adige approfondendo tematiche sul come possono le donne nell’artigianato gestire al meglio le sfide portate dall’indipendenza? Come è possibile motivare nel migliore dei modi le giovani, convincendole a seguire una carriera nell’artigianato?
La trasferta altoatesina della comitiva tedesca è iniziata con la visita alla scuola professionale per il commercio, l’artigianato e l’industria “Christian Josef Tschuggmall” di Bressanone. Successivamente il gruppo si è spostato nella Casa dell’Artigianato di Bolzano, dove le artigiane hanno potuto svolgere una visita guidata dell’edificio e scoprire nel dettaglio l’attività di lvh.apa Confartigianato Imprese.
Nel secondo giorno di visita in Alto Adige, le ospiti provenienti da Berlino hanno quindi conosciuto l’orafa Marita Moroder di Ortisei ed hanno scoperto di più sul suo lavoro. L’itinerario è poi proseguito in Valle Aurina, dove Margit Schwärzer ha aperto le porte della sua fucina. In serata ecco infine il proficuo incontro con la consulta provinciale delle Donne nell’Artigianato.
«Soprattutto per le donne che esercitano un’attività economica la collaborazione in rete è molto importante – ha sottolineato la presidente delle Donne nell’Artigianato lvh.apa, Marlies Dabringer -. È sempre positivo confrontarsi con artigiane provenienti da realtà differenti, anche per comprendere il nostro livello».
Nell’ultimo giorno in Alto Adige, il gruppo delle artigiane di Berlino ha infine visitato l’Eurac ed il Techpark NOI. Al termine della visita, tanto le artigiane tedesche quanto quelle altoatesine si sono trovate d’accordo su un aspetto: lo scambio di opinioni ed esperienze tra le rappresentanti delle due realtà si è rivelato molto positivo e deve proseguire anche in futuro.
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