Per Bio-On SpA semestrale con i fiocchi: la società quotata all’AIM su Borsa Italiana e attiva nel settore delle bioplastiche PHAs e della nuova chimica verde, ha diffuso i dati della relazione al 30 giugno 2018 approvata dal consiglio d’amministrazione.
I ricavi operativi registrano nel primo semestre dell’esercizio 2018 un valore di 6.122.476 euro (+885%), in aumento rispetto al valore del primo semestre 2017, pari a 621.880 di Euro. I principali dati economici e finanziari possono essere sintetizzati come segue: 6.122.476 euro sono i ricavi operativi del Gruppo nel semestre (+ 885%), contro ricavi pari a 621.880 euro relativi al primo semestre 2017; l’EBITDA del primo semestre 2018 è stato di 1.993.166 euro (+213%) rispetto a -1.759.953 euro del primo semestre 2017, in forte aumento grazie alla nuova concessione di licenze relative alle recenti tecnologie. 44 milioni di euro è il valore del patrimonio netto di Gruppo, in leggero decremento di 3 milioni di euro (-6 %) rispetto a 47 milioni di euro del 31 dicembre 2017,
La posizione finanziaria netta complessiva al 30 giugno 2018 è positiva per 7,8 milioni di euro, contro una posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2017 positiva per 24 milioni di euro evidenziando un decremento di 16 milioni di euro (- 68%) principalmente legato all’utilizzo di parte delle disponibilità finanziarie per l’investimento nell’impianto di Castel San Pietro Terme. Il risultato operativo del Gruppo nel primo semestre 2018 è stato pari a 1,8 milioni di Euro, contro un risultato operativo pari a -1,9 milioni di euro dello stesso periodo dell’esercizio precedente (+193%).
Rispetto al 2017 la società ha generato un importante EBITDA già a partire dal primo semestre 2018 garantendo la copertura dei costi operativi anche per il prossimo periodo. In considerazione della natura del business della società e del Gruppo che ha registrato storicamente una forte concentrazione dei ricavi nell’ultimo periodo dell’esercizio l’azienda si prepara a gestire una ulteriore importante crescita di ricavi nella seconda parte dell’anno. Il patrimonio netto di gruppo di 44 milioni di euro e la posizione finanziaria netta complessiva al 30 giugno 2018 positiva per 7,8 milioni di euro continuano a garantire la solidità patrimoniale dell’impresa in un momento di intenso lavoro destinato allo sviluppo delle commesse, alla ricerca e alla creazione di nuovi brevetti che allargano il campo di applicazione dei biopolimeri PHAs ai settori cosmetico, biomedicale, smart materials, bioremediation (pulizia dei mari da idrocarburi), fertilizzanti, tabacco, fashion e design garantendo anche una ulteriore positiva ricaduta sull’attività di licensing.
Tra i fatti rilevanti successivi alla chiusura del semestre, Bio-On S.p.A. ha finalizzato un nuovo accordo relativo alla concessione di una licenza per un valore di 6 milioni di euro. Il totale quindi dei ricavi, già maturati ed incassati, del periodo gennaio 2018 al settembre 2018 è di 12 milioni di euro che andranno ad incrementare il patrimonio netto di gruppo. Come già verificatosi negli anni precedenti, ulteriori importanti licenze sono previste entrare in vigore nel corso dell’ultimo trimestre ed in particolare la prima di esse, per un ammontare complessivo di circa 18 milioni di Euro, inclusa la fornitura di apparecchiature proprietarie in fase di finalizzazione. Parallelamente alla costante evoluzione dell’azienda, che a giugno 2018 ha inaugurato il suo impianto produttivo aprendo nuove opportunità di crescita e che ha potenziato le proprie unità di ricerca e sviluppo, prosegue incessantemente il progetto di espansione delle business units aumentate a 6 nel corso degli ultimi 12 mesi. A settembre 2018 si è aggiunta la BU FDM (Fashion Development Material) interamente dedicata al settore dell’abbigliamento di lusso.
Si conferma la volontà dell’azienda di passare ad un mercato finanziario più ampio che consenta una migliore visibilità sui mercati. «Per la nostra società si sono create le condizioni per passare ad un mercato superiore – dice Guy Cicognani,vicepresidente di Bio-On SpA – che potrà valorizzare al massimo il percorso fin qui effettuato negli ultimi 4 anni. Oltre alla borsa di Milano, registriamo una grande attenzione dalle Borse più importanti del mondo tra cui Londra, Parigi e NewYork. La nostra società è da sempre una realtà con vocazione internazionale e per questo motivo sceglieremo con attenzione il miglior mercato finanziario globale. L’eventuale operazione sarà fatta con il preciso obiettivo di tutelare e valorizzare al massimo l’apporto dei nostri investitori, protagonisti assieme a noi della crescita realizzata negli ultimi anni».
«La nostra società è entrata in una nuova fase – dice Marco Astorri, presidente e amministratore delegato di Bio-On SpA – che, grazie ai nostri brevetti, in costante aumento a protezione di innumerevoli applicazioni, ha incrementato le possibilità di sviluppo di nuovi settori e mercati. Il valore di Bio-On si è incrementato significativamente dalla presentazione in IPO grazie all’aumento quantitativo di brevetti di alta qualità e dalla recente realizzazione di newco dedicate allo sviluppo di settori di mercato di grandi dimensioni e con la partecipazione di partners già leader globali dei rispettivi settori di riferimento.
L’attività di licencing procede con regolarità e con ottime prospettive nel prossimo futuro. «Si sta concretizzando una straordinaria opportunità per Bio-On – dice Vittorio Folla, general manager di Bio-On S.p.A – grazie all’importante crescita della domanda di plastiche “green” speciali, con dei trend maggiori rispetto al tasso di crescita delle plastiche tradizionali, e i volumi attesi di domanda di bioplastiche speciali nel prossimo futuro – continua Folla – favoriranno la realizzazione di nuovi impianti di produzione PHA, consentendo a Bio-On concessione di nuove licenze, anche di fascia alta».
I cambiamenti normativi registrati in molti Paesi nel corso del 2017 e 2018 per imporre una rapida dismissione dei polimeri tradizionali, in particolare in applicazioni legate alla salute delle persone (come nella cosmetica e abbigliamento), hanno contribuito ad incrementare una grande richiesta di bioplastiche PHAs. Le condizioni delle acque dei mari e dei fiumi che a livello globale soffrono dall’aumento costante della presenza di plastiche e microplastiche ottenute dal petrolio, hanno provocato una generalizzata presa di coscienza delle persone e delle aziende che sono oggi più consapevoli della necessità di risolvere rapidamente questi problemi.
«Bio-On si trova ad offrire soluzioni ideali per questa elevata richiesta in una posizione di leadership tecnologica affermata negli ultimi 10 anni – spiega Astorri – e resa ancora più evidente dall’impegno nel fare entrare in piena attività l’impianto di Castel San Pietro Terme entro la fine del 2018. Tutta la società è impegnata ad anticipare la disponibilità sul mercato delle proprie micropolveri biodegradabili che, oltre al forte contributo nella riduzione dell’inquinamento delle acque, contribuiranno a consolidare la generazione di nuovi brevetti e l’attività operativa delle newco attuali e di quelle in corso di presentazione già dalle prossime settimane».
Tutte le bioplastiche PHAs (poli-idrossi-alcanoati) sviluppate da Bio-On, sono ottenute da fonti vegetali rinnovabili senza alcuna competizione con le filiere alimentari, garantiscono le medesime proprietà termo-meccaniche delle plastiche tradizionali col vantaggio di essere completamente eco sostenibili e al 100% biodegradabili in modo naturale. Sono certificate Biobased (USDA-Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti) e come sostanze biodegradabili in acqua e nel suolo (Vincotte). In ambito cosmetico sono inoltre certificate come ingredienti totalmente naturali.
© Riproduzione Riservata