Industria 4.0, Emilia Romagna attrattiva: cinque gruppi italiani e stranieri pronti a investire

In campo 38 milioni di euro su Big data, digitale e intelligenza artificiale, con oltre 250 nuovi posti di lavoro. Interessate Ibm Italia, Aetna Group, Sacmi Cooperativa Meccanici, Energy Way ed Eon Reality. 

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Emilia Romagna attrattiva

Emilia Romagna attrattiva con oltre 11,5 milioni di euro di contributi per far partire in Regione investimenti di oltre 38 milioni di euro, con progetti che porteranno a 250 nuove assunzioni, il 95% di laureati, da parte di imprese che operano in settori avanzati dell’Industria 4.0: Big data, applicazioni internet per l’industria, intelligenza artificiale, realtà virtuale e aumentata.

Via libera della Giunta guidata da Stefano Bonaccini alla sottoscrizione di quattro accordi regionali di insediamento e sviluppo, che riguardano altrettante aziende – la multinazionale americana Ibm Italia che si insedierà a Bologna, Aetna Group con sede a Verucchio (Rn), la Sacmi Cooperativa Meccanici di Imola e Energy Way di Modena – pronte ad avviare complessivamente investimenti per 13,9 milioni di euro (con un contributo di 5,2 milioni della Regione).

Questi nuovi accordi si vanno a sommare a quello sottoscritto nei mesi scorsi, in fase avanzata di realizzazione, con la californiana Eon Reality (24,3 milioni di euro di investimenti e un contributo della Regione Emilia Romagna di 6,3 milioni di euro) che il prossimo 14 novembre avvierà l’attività al Worklife Innovation hub di Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna. Il nuovo centro di Eon Reality, che vede tra i suoi partner l’Università di Bologna, ha per obiettivo accelerare il rapporto uomo-macchinasimulando la realtà, con l’aspirazione di diventare la piattaforma italiana per lo sviluppo di contenuti e applicazioni legati alla realtà virtuale. Verrà affiancato dalla Augmented and Virtual Reality School, che fornirà attività formative con accesso libero per gli studenti.

Le iniziative d’investimento che rendono l’Emilia Romagna attrattiva sono legate alla seconda fase del bando previsto dalla Legge regionale 14/2004 “Promozione degli investimenti in Emilia-Romagna”, la seconda misura dopo quella del 2016 pensata non per la sola Industria 4.0, e grazie al quale sono stati 13 i progetti finanziati e in corso di realizzazione. Tra questi figurano anche quelli di Lamborghini, Ducati Motor, Ynap, Teko Telecom, Avl Italia, B.Braun Avitum Italy, Hpe e Ima. L’investimento previsto dalla prima misura è di oltre 126 milioni di euro, di cui circa 41 milioni di finanziamento pubblico e produce circa 1.200 nuovi posti di lavoro.

«L’Emilia Romagna si conferma un’area territoriale che attrae e genera nuovi investimenti, mettendo anche in campo sinergie tra pubblico-privato per nuova occupazione e crescita. Ciò è possibile – afferma il presidente Bonaccini – perché possiamo contare su professionalità esclusive, formate anche grazie agli investimenti fatti sull’alta formazione, dai Tecnopoli alle Università. Così come paga l’aver puntato sull’internazionalizzazione. E la nostra legge sull’attrattività consente di avere procedure definite e tempi certi, puntando sulla collaborazione fra istituzioni e imprese».

A Bologna Ibm Italia realizzerà un centro di ricerca su Active intelligence e tre progetti di ricerca e sviluppo relativi all’intelligenza artificiale. L’investimento previsto è di 4.600.000 euro con un cofinanziamento della Regione di 1.313.000 euro. L’incremento occupazionale previsto, da realizzare entro l’anno a regime, sarà di 28 nuove unità lavorative annuali.

L’idea di Aetna Group Spa (con sede a Verucchio in provincia di Rimini) leader nel settore degli imballaggi, è quella di aprire un “techlab 4.0” per la ricerca, sviluppo, applicazione e formazione, anche nel campo dell’imballaggio, a Castel San Pietro Terme (Bo) e a Verucchio (Rn). L’investimento previsto è di 3.488.000 euro con un cofinanziamento della Regione di 1.440.000 euro. L’incremento occupazionale previsto, da realizzare entro l’anno a regime, sarà di 23 nuove unità lavorative annuali.

La Sacmi, storica cooperativa di Imola nel bolognese, leader mondiale nei settori delle macchine per ceramica, dell’imballaggio, delle macchine per l’industria alimentare e del beverage, farebbe nascere nel suo territorio un centro ricerche e svilupposull’applicazione dell’internet of things (applicazioni per l’industria), con anche ricadute pensate in particolare per il settore delle piastrelle e delle ceramiche. L’investimento previsto è di 3.225.000 euro con un cofinanziamento della Regione di 1.412.000 euro. L’incremento occupazionale previsto, da realizzare entro l’anno a regime, sarà di 20 nuove unità lavorative.

Infine, la startup Energy Way Srl di Modena, che opera nel settore del data management industriale sviluppando soluzioni innovative per le imprese attraverso modelli matematici evoluti, allargherebbe la sua idea d’impresa allo studio dei Big data. L’investimento previsto è di 2.520.000 euro con un cofinanziamento della Regione di 1.102.000 euro. L’incremento occupazionale previsto, da realizzare entro l’anno a regime, sarà di 21 nuove unità lavorative.

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