Berger: “estendere a tutta la settimana l’offerta vantaggiosa per rilanciare il turismo e l’economia”
Dopo il successo in parte inaspettato del primo finesettimana di carburanti con il prezzo fortemente scontato (in media 20 centesimi al litro sul prezzo di riferimento del servito praticato dalla rete Iperself), ora si replica, con un prezzo ulteriormente ribassato rispetto alla settimana scorsa grazie all’andamento in calo dei prezzi internazionali del petrolio, cui il listino dei prodotti raffinati (il cosiddetto Platt’s) s’adegua al ribasso in modo molto vischioso. Comunque sia, nelle stazioni Eni, il gasolio è offerto a 1,480 euro al litro, mentre la super a 1,580 euro al litro. Un livello di prezzo che non poteva lasciare indifferenti le altre compagnia, che nel giro di una settimana si sono adeguate, rilanciando al ribasso, pena la perdita di fette di mercato.
Questa politica di pezzi da “hard discount” non ha lasciato indifferente la politica: l’assessore altoatesino Hans Berger afferma che “nei Paesi vicini, lo stesso prodotto base, prima del rincaro dovuto all’imposta sugli oli minerali, è più conveniente che in Italia”. L’assessore saluta positivamente la misura che interviene a ridurre il prezzo della benzina, ma si aspetta che questa agevolazione, proprio attraverso la compartecipata statale ENI, “venga estesa a tutta la settimana. Il traffico per motivi di lavoro, che costituisce la fetta maggiore del volume d’affari, attualmente non ne può beneficiare”, sottolinea Berger. Da qui – visto che la misura è possibile – l’auspicio di “una riduzione generalizzata delle tariffe del carburante, che invece sono mantenute costantemente elevate nel corso della settimana malgrado sia in calo il prezzo della materia prima”.
Berger invita comunque ad approfittare dell’iniziativa, anche se alcuni episodi verificatesi lo scorso fine settimana dimostrano che non tutto fila liscio: “in alcuni impianti altoatesini la benzina era esaurita, diversi apparecchi POS per il pagamento senza contanti non funzionavano in modo adeguato, in molte stazioni gli interessati sono rimasti a lungo in coda”. Ma solo con l’estensione a tutti i giorni della settimana questa azione, secondo l’assessore, diventerà credibile e si concretizzerà in un reale beneficio per i residenti e i turisti. Altra considerazione: un’area di confine come l’Alto Adige registra un notevole deflusso del potere d’acquisto nelle aree estere vicine, dove i prezzi del carburante sono solitamente più convenienti, e questo ha ovviamente effetto anche sui flussi di ritorno per il bilancio provinciale. Solo con una riduzione generalizzata del prezzo si potrà invertire questa tendenza senza registrare perdite per le casse statali e provinciali. In definitiva, per Berger, “la riduzione del prezzo del carburante va sostenuta non solo come azione straordinaria, ma come misura strutturale nell’interesse dei cittadini, della crescita economica e di una gestione trasparente dei prezzi”. Proprio quello che oggi non accade.