Addio a Claudio Scimone

Artefice della valorizzazione della grande musici classica dei compositori veneti. Il decesso a seguito delle complicazioni intercorse dopo una caduta in vacanza. Il cordoglio delle istituzioni e del mondo della cultura. 

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claudio scimone

Nella notte tra il 5 e il 6 settembre è morto il maestro Claudio Scimone, uno dei maggiori artefici della rinascita della musica classica veneta portando nel mondo assieme ai “suoi” Solisti Veneti (l’ensemble che aveva fondato nel 1959 e da allora ininterrottamente diretta in oltre 6.000 concerti in oltre 90 Paesi) in particolare i compositori del Settecento, da Albinoni a Vivaldi, da Galuppi a Benedetto Marcello, da Salieri a Boccherini.

Scimone lascia la musica classica a 83 anni, a seguito delle complicanze di una caduta occorsa in vacanza qualche settimana fa che aveva provocato la frattura di alcune costole. Dopo un’iniziale stabilizzazione, le sue condizioni sono improvvisamente peggiorate fino a portarlo alla morte.

Oltre che I Solisti Veneti, Scimone ha avuto nel cuore il Conservatorio Pollini di Padova, di cui è stato direttore per ben 27 anni di carriera ininterrotta alla guida della musica, il cui ultimo concerto pubblico è avvenuto lo scorso 2 settembre a Bressanone con il Maestro alla guida dei Solisti Veneti seduto su uno sgabello.

A nome delle istituzioni venete il governatore della regione del Veneto, Luca Zaia («il maestro Scimone ci ha regalato esecuzioni magistrali, ma soprattutto la gioia della riscoperta di testi e autori del repertorio musicale veneto che avevamo forse dimenticato e che, grazie alla finezza della sua arte e alle sue capacità di imprenditore artistico, sono tornati ad essere la ‘colonna sonora’ della nostra terra, il biglietto da visita del Veneto nel mondo») e il presidente del Consiglio, Roberto Ciambetti («è profondo il cordoglio per la morte del Maestro Claudio Scimone, nome indissolubilmente legato non solo al Conservatorio di Padova e ai Solisti Veneti, ma al mondo della musica in generale e veneta in particolare. Il mio è un dolore autentico, personale, ma credo di interpretare in questo momento il pensiero di tutto il Consiglio regionale del Veneto») esprimono il loro cordoglio, cui s’unice il mondo della cultura e dell’impresa.