I dati sulla congiuntura economica in provincia di Trento, elaborati dall’Ufficio studi e ricerche della Camera di commercio confermano che la fase positiva che ha caratterizzato l’economia trentina nei primi mesi dell’anno si protrae anche nella seconda metà del semestre. Da aprile a giugno, il fatturato complessivo realizzato dalle imprese esaminate aumenta del 5,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La domanda interna continua a crescere mantenendo buoni ritmi. In particolare si riscontra un ulteriore rafforzamento della domanda locale, che aumenta su base annua del 7,6%, mentre, pur mantenendo una dinamica favorevole (+3,8%), rallenta leggermente la domanda nazionale.
Le esportazioni continuano a mostrare un andamento positivo – anche se accusano un rallentamento rispetto al trimestre scorso (+4,8%) – e contribuiscono all’accelerazione della ripresa e al sostegno dei comparti impegnati sui mercati internazionali.
I settori che evidenziano le maggiori variazioni del fatturato in termini percentuali sono l’estrattivo (26,8%) e le costruzioni (+16,2%). Si tratta di due comparti che si sono caratterizzati negli ultimi anni per una profonda crisi strutturale, ma che in questa prima parte del 2018 lasciano intravvedere segnali di recupero.
I settori del manifatturiero (+5,3%), del commercio al dettaglio (+5,3%), dei trasporti (+5,3%) e dei servizi alle imprese (+5,6%) si connotano per una dinamica simile e ampiamente favorevole, mentre il commercio all’ingrosso propone una variazione positiva, ma più contenuta (+1,8%).
La variazione tendenziale del fatturato risulta in aumento per tutte le classi dimensionali considerate, ma si rafforza decisamente solo tra le imprese di media e grande dimensione.
Anche i dati sull’occupazione registrano una crescita sostenuta (+2,4%) per il secondo trimestre consecutivo. Le variazioni più marcate si rilevano nei settori dei trasporti e dei servizi alle imprese, mentre si osservano sensibili contrazioni presso i settori dell’estrattivo e, più debolmente, del commercio all’ingrosso.
L’andamento occupazionale presso le unità di più piccola dimensione (fino a 10 addetti) è leggermente negativo (-0,9%), mentre risulta in decisa crescita tra le medie (tra 11 e 50) e le grandi imprese (oltre 50) con aumenti pari rispettivamente a +3,1% e a +5,2%.
La variazione tendenziale della consistenza degli ordinativi risulta sostanzialmente nulla (-0,2%) e forse ciò sta alla base dei giudizi degli imprenditori sulla redditività e sulla situazione economica della loro azienda che, nonostante si mantengano sui livelli antecedenti la crisi, esprimono un lieve pessimismo circa il futuro dell’economia trentina rispetto a quelli decisamente positivi della rilevazione precedente.