La provincia di Trento stanzia 15 milioni di euro una tantum per il sostegno al potere d’acquisto delle famiglie

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euro biglietti soldi 126.500 i nuclei familiari interessati

15 milioni di euro messi a disposizione, a partire dal primo luglio, delle famiglie trentine che hanno avuto una diminuzione di reddito a causa dell’alto costo della vita e delle imposizioni fiscali: importi regolati dal sistema Icef e che varieranno da un minimo di 150 euro ad un massimo di mille euro. E’ il nuovo importante passaggio per le politiche di sostegno al potere di acquisto dei nuclei familiari.

La Giunta provinciale di Trento ha dato via libera alla proposta dell’assessore alla sanità e politiche sociali, Ugo Rossi: i 15 milioni di euro una tantum sono destinati a famiglie che non siano già beneficiarie del reddito di garanzia. Si tratta della disposizione attuativa dell’articolo 1 della legge provinciale del 16 maggio 2012 concernente appunto gli interventi a sostegno delle famiglie.

Si calcola che il provvedimento possa interessare 26.500 nuclei familiari. Sono previste tre quote di sostegno. La prima legata al contrasto delle dinamiche di aumento dei prezzi, va da un minimo di 150 euro ad un massimo di 738 euro a seconda della situazione reddittuale e patrimoniale della famiglia. Una seconda voce legata all’impatto delle politiche fiscali nazionali, fino ad un massimo di 350 euro, verrà graduata a seconda della proprietà di prima casa di abitazione e dunque è rivolta a chi è tenuto al pagamento dell’IMU. Infine un sostegno “nascita figli”: prevede una quota fissa di 200 euro in caso di nascita di un figlio e di 300 euro per la nascita di più di un figlio nell’anno precedente alla domanda. L’importo massimo complessivo erogabile per una famiglia non potrà comunque superare i mille euro.

“vevamo detto che nessuno sarebbe stato lasciato solo in questo momento di difficoltà economica – sottolinea l’assessore Rossi – e quindi accanto alle altre disposizioni strutturali messe in campo in questi anni, a partire dal reddito di garanzia, aggiungiamo questa misura una tantum con la quale crediamo di dare un segnale importante per il sostegno delle nostre famiglie e delle nostre comunità”.