Caccia in deroga: il Tar del Veneto respinge ricorso Lac

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Stival: “una vittoria di tutto il mondo venatorio”. PdL: “bene la sentenza, avanti su questa strada”

La decisione del TAR del Veneto con cui ha finalmente respinto l’istanza cautelare proposta dalla LAC contro il provvedimento regionale che autorizza la caccia in deroga per la stagione venatoria 2011/2012 è stata salutata con soddisfazione dalla maggioranza che guida la Regione. Per l’assessore alla caccia, Daniele Stival, questa è “una vittoria della Giunta regionale e soprattutto di tutto il mondo venatorio” che prosegue per fare “una lettura complessiva e serena di quanto è accaduto nelle ultime settimane. Sono stato accusato di non avere a cuore le cacce tradizionali venete e di non aver voluto forzare la mano con un ‘provvedimento ponte’ destinato ad aggirare furbescamente l’ostacolo che è stato frapposto presso il TAR Veneto. Avevo espresso, in mezzo alla bufera delle polemiche, un ottimismo di fondo e comunque la volontà di difendere a spada tratta i nostri provvedimenti, convinto della piena legittimità dei medesimi (già lo scorso anno abbiamo avuto ragione!), accettando serenamente il confronto in sede TAR”.

Daniele StivalPer Stival “questo atteggiamento responsabile, rispettoso delle prerogative del Giudice Amministrativo, ha premiato ed i nostri cacciatori possono riprendere a praticare questa forma di prelievo venatorio. Ora la polemica è conclusa e superata. Certo, continuo a ritenere che, nonostante il successo conseguito nella difesa del calendario base e adesso nella difesa della caccia in deroga, sia necessario non farsi prendere da facili entusiasmi, visto che dobbiamo ancora riuscire a convincere l’ISPRA e la Commissione Europea della correttezza e dell’equilibrio dei nostri provvedimenti amministrativi”.

Sulla decisione del tribunale amministrativo esprime la propria soddisfazione anche il PdL tramite il capogruppo in Consiglio regionale, Dario Bond, e il suo vice, Piergiorgio Cortellazzo, unitamente al presidente della IV Commissione agricoltura e caccia del Consiglio, Davide Bendinelli. In una nota sottoscritta dai tre esponenti azzurri, si afferma come questa sia “una pronuncia importante perché sancisce al di là di ogni strumentalizzazione ed estremismo la bontà dell’impianto regionale sulla caccia in deroga. Spiace solo che, a causa di battaglie ideologiche, i cacciatori veneti non abbiano potuto cacciare in uno dei mesi migliori dell’anno”. “Nel caso in cui il ricorso fosse stato accolto eravamo pronti a portare in Quarta Commissione la proposta di legge targata Pdl sulla caccia in deroga degli uccelli selvatici”, affermano Bond e Cortelazzo, che sottolineano come questo sia “un provvedimento paracadute che tutela le esigenze dei nostri cacciatori e che riconosce una domanda venatoria fortemente legata alle tradizioni culturali venete. Allo stesso tempo si introduce un monitoraggio quindicinale che renderà possibile la realizzazione di una banca dati regionale”.

Sulle esigenze di ritoccare la normativa esistente concorda anche l’assessore Stival, che ricorda di aver chiamato a raccolta gli europarlamentari veneti che hanno a cuore le istanze del mondo venatorio “per lanciare una ‘sfida in positivo’ mirante ad ottenere, anche se ci vorranno anni di lavoro (ma pur bisogna partire!), una modifica intelligente ed equilibrata dei famosi allegati alla Direttiva comunitaria e, in attesa di ciò, della relativa Guida interpretativa”. Gli europarlamentari hanno condiviso in pieno questa idea, “fatto assolutamente positivo che ci incoraggia a proseguire sulla strada del confronto su base tecnico-scientifica, unica strada che può condurre a vere conquiste” dice Stival che conclude ricordando come sia “mia intenzione continuare a coltivare, forte oggi del sostegno degli europarlamentari disponibili, una serrata interlocuzione con la Commissione Europea, auspicando che a livello romano si comprendano e si apprezzino questo tipo di iniziative, che meriterebbero l’appoggio e non l’opposizione dei competenti Ministeri”.