Il veronese Daniele Salvagno nuovo presidente di Coldiretti Veneto

Il produttore di Olio Redoro e dal 2013 alla guida di FederdopOlio e del Consorzio Olio extravergine Veneto Valpolicella Dop guiderà l’associazione per i prossimi 5 anni. 

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Salvagno nuovo presidente di Coldiretti Veneto

Cambio della guardia alla guida di Coldiretti Veneto: al vicentino Martino Cerantola succede il veronese Daniele Salvagno, 46enne, sposato e padre di due figlie, veronese d’origine è titolare del Frantoio “Redoro” a Grezzana.

Esperto di marketing agroalimentare, alla guida dal 2013 di Federdop Olio e del Consorzio Olio Extravergine Veneto Valpolicella Dop, nonché della rete di imprese “Buon Gusto Italiano”, per i prossimi cinque anni sarà coadiuvato dai colleghi provinciali che compongono il consiglio direttivo: Andrea Colla e Sebastiano Cassandro per Coldiretti Venezia, Carlo Salvan con Simone Moretti in rappresentanza di Coldiretti Rovigo, Massimo Bressan e Giovanni Dal Toso di Coldiretti Padova, De Rocco Alessandro Coldiretti Belluno, Giorgio Polegato insieme a Mattia Mattiuzzo di Coldiretti Treviso, lo stesso Daniele Salvagno già numero uno di Coldiretti Verona e la sua vice Franca Castellani, Martino Cerantola e Cristina Zen per Coldiretti Vicenza. Al vertice dell’associazione agricola più rappresentativa a livello regionale anche Chiara Bortolas responsabile di Donne Impresa, Alex Vantini delegato di Giovani Impresa e Marino Bianchi leader dei senior over 65.

«Da presidente di uno dei consorzi che tutelano una delle nostre tipicità più esclusive, l’olio veneto Dop, Daniele Salvagno sarà un solido e sicuro alfiere della qualità e delle eccellenze del nostro patrimonio agricolo ed enogastronomico» ha detto l’assessore all’agricoltura della Regione Veneto, Giuseppe Pan che spende un ringraziamento anche per il presidente uscente: «ringrazio l’amico Cerantola per l’impegno appassionato e l’apporto e la collaborazione offerti in questi anni  al lavoro della Regione nella tutela, promozione e valorizzazione del settore primario – prosegue Pan –. Un lavoro che, sono certo, continuerà con l’amico Salvagno, con il quale siamo sulla stessa lunghezza d’onda nella valorizzazione del ‘made in Italy’, nella difesa dalla concorrenza sleale e dal dumping commerciale di paesi e produttori esteri,  nella valorizzazione dei giovani imprenditori e delle capacità innovative e competitive dell’agroalimentare veneto, nell’attenzione all’ambiente e nella promozione dei prodotti “eccellenti” della nostra terra».