Tolmezzo, presentato il nuovo simbolo di promozione turistica

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FVG presentazione del gugjet Renzo Tondo Aurelia Bubisutti Ass Turismo Tolmezzo 1Il presidente della regione Friuli Venezia Giulia ha inaugurato il “gugjet”, il tipico fermaglio di rame o di ottone

Il presidente della regione Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo ha inaugurato il nuovo simbolo di promozione turistica di Tolmezzo e del suo territorio: il “gugjet”, ovvero il fermaglio di rame o di ottone, che i fidanzati o il marito regalavano alle donne perché, posto sul fianco al fine di non ferirsi, vi appoggiassero la “gugje”, o ferro da calza, con la quale sferruzzavano per non perdere tempo mentre portavano la “cosse”, la gerla.

L’antica “protezione” a forma di cuore sbalzato è stata riproposta dall’amministrazione comunale carnica attraverso il progetto Carnia ‘700, riprodotta e “interpretata” da artigiani locali tanto da diventare marchio del “cuore della tradizione”, ossia di prodotti della Carnia turistica, commerciale, artigianale e gastronomica e dono di rappresentanza: il primo eccellente ospite che lo ha ricevuto è stato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione della sua recente visita ad Illegio, mentre a esserne omaggiati ufficialmente come primi “illustri amici della Carnia” sono stati Giannola Nonino e Enzo Cainero.

“È un’eccellente idea dell’assessore al turismo di Tolmezzo, Aurelia Bubisutti, che ha saputo caldeggiare questa iniziativa con grande entusiasmo: era importante cercare un simbolo in grado di raccogliere ed evidenziare tutte le caratteristiche della Carnia, dalle sue malghe, ai rifugi, dallo Zoncolan, all’enogastronomia, alle tradizioni popolari”, ha commentato Tondo che ha partecipato alla presentazione ufficiale assieme al sindaco Dario Zearo e al presidente della provincia Pietro Fontanini. “Trovo particolarmente interessante questo simbolo – ha commentato il presidente – anche perché riconosce e rende omaggio al primato della donna nella società e nell’economia carnica: mentre gli uomini erano emigranti, erano infatti le donne ad occuparsi contemporaneamente dei lavori nei campi, della casa, della cura di anziani e bambini”.

Lo slogan coniato assieme al simbolo è quello de “il cuore della tradizione”. “Nei momenti difficili il cuore della Carnia batte ancora di più”, ha detto Tondo, che ha invitato a “stringersi tutti attorno a questo simbolo” che potrà diventare omaggio di rappresentanza di tutta la Regione per gli ospiti stranieri (il “gugjet” verrà presentato ufficialmente anche a Trieste prossimamente).

Tondo ha rilevato come in Carnia vi sia “una struttura occupazionale meno difficile che in altri territori. È stato sviluppato non solo il manufatturiero ma anche l’artigianato e i servizi. “Certo – ha osservato il presidente – i volumi sono ridotti, la capacità ricettiva è scarsa ma anche per questo credo che resti un territorio attrattivo: è ancora intatto, la bellezza dei suoi paesini è autentica, su questo occorre puntare”.

Da parte dell’assessore comunale Bubisutti è stato sottolineato “come sia stato il coinvolgimento di tante persone il valore aggiunto di un progetto che non finirà nel cassetto”. Nel concreto sono già in produzione biscotti, cioccolatini, articoli di cartoleria, t-shirt, cappellini, scarpets ricamati, gioielli, ceramiche, intarsi in legno, piatti culinari, formaggi, tutti stilizzati a forma di questo cuore dalla tipica iconografia. Prodotti che grazie all’impegno diretto di artigiani e commercianti del capoluogo carnico andranno a contraddistinguere la Carnia agli occhi del turista. “Si tratta di un’iniziativa che rimarrà aperta al contributo ed alla contaminazione di tutti – ha detto Bubisutti – per questo abbiamo invitato tutti i sindaci della Carnia, affinché si facciano portatori nelle loro comunità di questo marchio; poi starà magari alla nuova Unione dei Comuni montani o alla Fondazione Museo Carnico portare avanti la richiesta di brevettare o registrare il marchio del “gugjet” e naturalmente all’invettiva ed allo spirito imprenditoriale dei nostri concittadini far leva sul marchio per ampliare l’appetibilità delle rispettive produzioni”.