Decreto Dignità da modificare, blocco del Brennero da scongiurare, diffusione dell’apprendistato duale altoatesino in tutta Italia, riduzione della burocrazia, semplificazione abbinata alla digitalizzazione, impegno provinciale per l’abbattimento dell’Imi sugli immobili strumentali e della tassa sui rifiuti per le imprese: sono i temi discussi dal presidente e dal segretario della CNA Alto Adige, Claudio Corrarati e Günther Schwienbacher, con il deputato bolzanino ma eletto in lazio tra le fila di Salvini Presidente, Filippo Maturi.
Corrarati ha presentato l’Associazione, che agisce in rappresentanza delle aziende artigiane e non, molto radicata nei centri di fondovalle «ma con sempre maggior necessità di armonizzare le politiche economiche tra valli e fondovalle per uno sviluppo sinergico del territorio». Maturi ha riconosciuto che «per una politica a favore del territorio è necessario conoscere l’humus imprenditoriale di cui è composto. Se le grandi imprese hanno la voce più grossa, le piccole necessitano di un catalizzatore che faccia valere le loro istanze».
Corrarati e Schwienbacher hanno illustrato i temi portati avanti dall’Associazione, a cominciare dal recente Decreto Dignità del Governo: «nelle piccole aziende i datori di lavoro hanno un rapporto quasi familiare con i collaboratori. Il Decreto Dignità non deve cancellare questo rapporto di fiducia, ma attualmente non prevede quella flessibilità necessaria non a licenziare più facilmente, ma ad assumere con costi e una gestione contrattuale che consenta al datore di lavoro di conoscere bene il lavoratore. Il Decreto Dignità ci spiazza se prevede una tutela tout court, un irrigidimento del mercato del lavoro che non aiuta le piccole imprese, che in media hanno 3 addetti, ad aumentare l’occupazione, mantenendo il ruolo di spina dorsale dell’economia».
Altro tema affrontato è l’apprendistato duale: «grazie a questo modello, che è una “best practice” in Italia – hanno argomentato i vertici della CNA-SHV – abbiamo tenuto ad un livello molto basso la disoccupazione giovanile, sviluppando con i partner sindacali ottime collaborazioni. Un percorso composto da una formazione vera in aula, dalle ore di lavoro, dalla possibilità di accedere alla maturità professionale e quindi anche all’università, mantenendo una elevata appetibilità sul mercato del lavoro. È fondamentale che il percorso professionale non venga più visto come una scelta di serie C per i giovani e le loro famiglie. CNA-SHV è a disposizione per illustrare il funzionamento del sistema al Governo e al Parlamento, affinché venga inserito nella legislazione nazionale».
La paventata chiusura del confine del Brennero è un tema che preoccupa molto la CNA-SHV. «Fermare la libera circolazione di merci e persone – ha detto Corrarati – è un danno per le aziende che producono, per quelle che vendono, per quelle che trasportano, per i lavoratori dell’autotrasporto costretti a lunghe file e, infine, per chi acquista le merci, che subirebbero un rincaro. Fermo restano che i controlli devono essere fatti, ci auguriamo che il Governo tenga conto che per l’Alto Adige, terra di confine, il Brennero è un valore aggiunto e l’eventuale chiusura creerebbe un’onda di crisi in tutto il territorio».
Maturi ha condiviso l’importanza della valorizzazione della scuola professionale e dell’apprendistato duale «come percorso alternativo in grado di sviluppare le competenze manuali e creative, capacità che gli altri Paesi non possono copiarci». Sul Brennero ha precisato: «se i confini esterni dell’Europa sono tutelati, quelli interni possono rimanere aperti. Sono fiducioso sul fatto che i provvedimenti sull’immigrazione adottati dall’attuale Governo, in netta controtendenza rispetto al precedente, convincano l’Austria a rivedere le proprie posizioni».
Entrando sul tema delle elezioni provinciali del prossimo 21 ottobre, Corrarati ha sottolineato «il valore della stabilità politica che ha permesso al territorio ed alle imprese di svilupparsi, fruendo di una gestione virtuosa dell’Autonomia. Ma adesso occorre in maniera incisiva intervenire su alcuni aspetti, ad esempio sulla pressione fiscale. La Provincia deve impegnarsi, insieme ai comuni, a ridurre al minimo l’Imi sugli immobili strumentali delle aziende, inoltre occorre ridurre la Tassa sui rifiuti, eccessiva rispetto ai rifiuti realmente prodotti».
«Altra priorità – ha aggiunto Schwienbacher – è l’abbattimento della burocrazia, che costringe le piccole imprese ad avere un consulente per ogni adempimento, sempre con il rischio di ricevere sanzioni elevate. Prima occorre semplificare le procedure, e poi digitalizzarle, mentre adesso si trasporta sul digitale ciò che prima era cartaceo».
Maturi ha assicurato il suo impegno anche sui temi provinciali, assicurando in futuro un costante e proficuo confronto con la CNA-SHV per approfondire le proposte e le istanze delle micro e piccole imprese.