A maggio il commercio al dettaglio delude ancora

Tirano gli alimentari, mentre gli altri generi sono praticamente fermi. 

0
504
commercio al dettaglio

A maggio il commercio al dettaglio è praticamente fermo, con segnali di vita solo dal comparto alimentare mentre gli altri generi sono al palo, segnale che la gente non spende.

L’incremento tendenziale del valore delle vendite di beni alimentari (+2,3% a maggio 2018 e +0,7% dall’inizio dell’anno) è dovuto in ampia  misura alla dinamica dei prezzi (+1,9% su base annua). Conseguentemente, la variazione tendenziale del volume delle vendite a maggio, seppure positiva, è molto più contenuta (+0,5%). Le vendite di prodotti alimentari crescono soprattutto nella grande distribuzione, mentre la dinamica è meno marcata per le piccole superfici, rispettivamente, +3,0% e +1,3% su base annua. All’interno della grande distribuzione spiccano i discount (+4,7%).

A maggio 2018 si stima che le vendite al dettaglio aumentino, rispetto al mese precedente, dello 0,8% in valore e dello 0,9% in volume. Le vendite di beni alimentari registrano una variazione positiva sia in valore sia in volume (rispettivamente +2,0% e +1,8%). Molto più contenuta è la dinamica delle vendite di beni non alimentari (+0,1% in valore e +0,2% in volume).

Nel trimestre marzo-maggio 2018 l’indice del totale delle vendite registra un lieve calo congiunturale dello 0,1% in valore e dello 0,2% in volume. Le vendite di beni alimentari aumentano dello 0,5% in valore e restano invariate in volume, mentre quelle di beni non alimentari vedono una flessione sia in valore (_0,5%) sia in volume (-0,4%).

Su base annua, le vendite al dettaglio mostrano un aumento dello 0,4% in valore e una diminuzione dello 0,2% in volume. Le vendite di beni alimentari aumentano del 2,3% in valore e dello 0,5% in volume; le vendite di beni non alimentari, invece, registrano un calo (dell’1,1% in valore e dello 0,8% in volume).

Per quanto riguarda le vendite di beni non alimentari, si registra una diminuzione in numerosi gruppi di prodotti. Le flessioni maggiori su base annua riguardano i gruppi Cartoleria, libri, giornali e riviste (-3,9%) e Prodotti farmaceutici (-3,2%), mentre l’aumento più rilevante riguarda il gruppo Elettrodomestici, radio, tv e registratori (+1,7%), probabilmente trainato dall’effetto mondiali di calcio.

Sempre a livello tendenziale, il valore delle vendite al dettaglio registra una variazione positiva dell’1,8% per la grande distribuzione, mentre le imprese operanti su piccole superfici registrano un calo dell’1,5%. Il commercio elettronico aumenta del 13,9%.