Olimpiadi invernali 2026: il sistema camerale del Triveneto appoggia unitariamente la candidatura di Cortina


Pozza: «le Camere di commercio del NordEst supportano la candidatura delle Dolomiti, circostanza sociale e culturale singolare, notevole occasione di sviluppo economico integrato». 

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Olimpiadi invernali 2026: il presidente di Unioncamere del Veneto e della Camera di commercio di Treviso Belluno Dolomiti, Mario Pozza, assieme ai presidenti delle Camere di commercio di Trento (Giovanni Bort), Bolzano (Michl Ebner), Pordenone (Giovanni Pavan) e Udine (Giovanni Da Pozzo) e l’intero Sistema camerale del Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia confermano il loro appoggio alla proposta della Regione Veneto di ospitare l’evento sportivo mondiale sulle Dolomiti.

Pozza ricorda che, dall’annuncio del Governatore Luca Zaia, Unioncamere del Veneto ha valutato come estremamente positiva la candidatura della bellunese Cortina ai XXV Giochi olimpici invernali, mettendosi a disposizione per collaborare concretamente alla sua promozione e coinvolgere gli Enti camerali omologhi del NordEst.

«Le montagne del Veneto – afferma Pozza – sono assolutamente accreditate ad accogliere l’evento olimpico che diverrebbe un reale fattore di competitività con cospicue ricadute economiche diffuse sull’intero territorio. La Regione da sempre è attenta alla fragilità delle aree montane, nonché fortemente impegnata rispetto a sport, responsabilità sociale del territorio e rapporto armonico tra infrastrutture e ambiente. Trascorsi 70 anni dagli ultimi Giochi invernali in Veneto, nel 1956, proprio nel paese ampezzano si sono compiuti consistenti progressi circa installazioni, logistica e ricettività garantendo un impatto ambientale nullo, non dovendosi costruire alcuna nuova struttura».

Secondo Pozza «il nostro territorio è leader italiano per reddito prodotto (quasi 156 miliardi di euro correnti), numero di imprese registrate (488.000), apertura internazionale (oltre 16 miliardi di saldo commerciale attivo) e conta presenze turistiche rilevanti (circa 65 milioni di cui 4,4 in montagna). Tra queste montagne nasce il prestigioso distretto dello sportsystem che produce lo scarpone da sci, noto e apprezzato nel mondo, e progetta, realizza e commercializza articoli sportivi e un’ampia varietà multi-nicchia».

Il presidente di Unioncamere del Veneto conclude dichiarando che «Veneto, Trento, Bolzano costituiscono al presente una superficie priva di confini grazie al Superski, il maggiore comprensorio sciistico mondiale, con 1.400 chilometri di piste. Nel 2009, inoltre, l’UNESCO ha riconosciuto le Dolomiti Patrimonio dell’Umanità per il loro valore estetico e paesaggistico e per l’importanza scientifica geologica e geomorfologica».

In attesa, a luglio, della decisione del Governo tra i candidati italiani, i presidenti Pozza, Bort, Michl Ebner, Pavan e Da Pozzo ritengono che l’assieme delle loro regioni «formi uno spazio diffuso e di eccellenza naturalistica, ottimale per ospitalità turistica e all’avanguardia per l’impiantistica sportiva: un luogo esclusivo per lo svolgimento del massimo avvenimento sportivo invernale al mondo. Per le nostre terre una circostanza sociale e culturale singolare e una notevole occasione di sviluppo economico integrato».