Anci del Friuli Venezia Giulia impugna due articoli della “manovra d’agosto” varata dal Governo

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La decisione assunta all’unanimità dal Comitato esecutivo

L’Anci del Friuli Venezia Giulia ha aderito alla bozza di risoluzione predisposta a livello nazionale e che sarà inviata al Cal regionale per l’impugnazione, davanti alla Corte Costituzionale, degli articoli 4 e 16 della legge 148/2011, la “manovra finanziaria” del Governo nazionale varata ad agosto. La decisione è stata assunta all’unanimità dal Comitato esecutivo dell’Anci riunito a Udine dal presidente Mario Pezzetta.

Anche se la Regione ha autonomia legislativa anche in materia di enti locali, la norma dà 6 mesi di tempo alle regioni a statuto speciale per legiferare e 60 giorni per ricorrere alla Corte costituzionale. In assenza di un provvedimento, entra in vigore la norma nazionale ed è “opportuno – ha detto  il presidente Mario Pezzetta  – che il Friuli Venezia Giulia non rinunci a nulla della sua autonomia e specialità, anzi proceda tempestivamente ad una revisione istituzionale organica e non rozza come quella nazionale con cui si cancellano autonomie consolidate come quelle dei piccoli comuni, senza alcun vantaggio finanziario”.

L’articolo 16 prevede la soppressione di tutti comuni al di sotto dei mille abitanti  mentre l’articolo 4 impone la privatizzazione della gestione dei servizi come la raccolta dei rifiuti, la distribuzione dell’acqua, la gestione dei parcheggi. “Per il comune di Udine – ha detto l’assessore Lorenzo Croattini – sarebbe un salto nel vuoto e un grave danno per il nostro bilancio così come per quelli di tutti i comuni della Regione”.

Il Comitato esecutivo, dopo aver sentito il dott. Paolo Gini sulla preintese siglate con i sindacati sul rinnovo del comparto unico, ha incontrato il sindaco di Codroipo, Fabio Marchetti, sulla problematica dei Consigli tributari, organismo che dovrebbe obbligatoriamente essere istituito dai comuni entro la fine dell’anno ma la cui operatività, dalla prime esperienze fatta in Emilia Romagna, è messa fortemente in dubbio al punto che sono pronti degli emendamenti concordati da Anci nazionale e dai funzionari del ministero del Tesoro per modificare la norma. “Un grande contributo per combattere l’evasione fiscale potrà essere dato – ha detto il presidente Pezzetta – dalla condivisione delle banche dati esistenti (Inps, Tesoro, comuni, motorizzazione) a patto che si riesca a rendere compatibili i sistemi informatici oggi presenti. Anche su questo fronte Anci – ha concluso Pezzetta – sta lavorando”.