Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) e il Consorzio Cepav 2, di cui Saipem detiene una partecipazione pari al 59%, hanno firmato il contratto per la realizzazione del primo lotto costruttivo della tratta Alta Velocità/Alta Capacità Brescia Est-Verona per un valore di 1.645 milioni di euro. Il valore totale della tratta Brescia-Verona è di 2.160 milioni.
Il contratto prevede la realizzazione di un tracciato ferroviario di circa 48 km, compresi i 2,2 km dell’interconnessione “Verona Merci”, di collegamento con l’asse Verona-Brennero, che interessa le Regioni Lombardia e Veneto e le province di Brescia, Mantova e Verona.
Nell’ambito della linea Milano-Verona, Saipem, tramite il consorzio Cepav 2, ha anche partecipato alla realizzazione del tratto di linea Treviglio-Brescia di 39 km e ulteriori 11,7 km di interconnessione con linee convenzionali.
La firma del primo lotto è salutata con soddisfazione dal governatore del Veneto, Luca Zaia: «con la firma del contratto per la realizzazione del primo lotto dell’Alta Velocità ferroviaria da Brescia Est a Verona, per un valore di 1,6 miliardi, per i distretti industriali più forti d’Europa comincia il futuro. Cambia radicalmente il concetto di spostamento di merci e persone sull’asse economico più importante del Paese, con il progressivo trasferimento dalla gomma al ferro e con il collegamento con i grandi corridoi di collegamento dell’Europa. Una decisione che il Veneto attendeva da tanto, troppo tempo. Si accorceranno dunque i tempi di collegamento fra le città – aggiunge il Governatore – ma l’arrivo dell’Alta Velocità/Alta capacità modificherà radicalmente le abitudini di spostamento delle persone e consentirà alle imprese di contare su consegne meno costose ma anche più rapide e sicure. Le linea convenzionale è ormai satura, e soltanto il quadruplicamento previsto potrà incrementare i traffici, e quindi le economie, dei territori del lombardo-veneto posti lungo l’Asse Orizzontale».
Secodo Zaia «da NordOvest a NordEst assisteremo a una vera rivoluzione trasportistica perché la specializzazione delle linee porterà alla separazione del traffico a lunga percorrenza da quello regionale e metropolitano, con un incremento evidente e sostanzioso di puntualità e regolarità; aumenterà complessivamente la capacità dell’infrastruttura; si chiuderà finalmente il corridoio “Mediterraneo”, cambieranno radicalmente le abitudini di viaggio di milioni di italiani del Nord che si troveranno definitivamente collegati agli altri grandi assi trasportistici italiani ed europei a Sud e a Nord. Non resta che augurarsi che i lavori cominciano davvero quanto prima e non subiscano intralci».