Alto Adige: via libera ai contributi provinciali per la bonifica dell’amianto dalle abitazioni private

La giunta ha fissato i criteri per l’accesso al sostegno pubblico che può arrivare fino a 10.000 euro. 

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bonifica amianto

La Provincia di Bolzano sostiene con appositi contributi i cittadini che eseguono lavori di bonifica e risanamento delle loro case da materiali contenenti amianto. I criteri per la concessione dei contributi per la rimozione e lo smaltimento di amianto dagli edifici ad uso abitativo privato sono stati approvati dalla Giunta provinciale.

In Italia la vendita e l’utilizzo dell’amianto è proibita dal 1992. In Alto Adige i materiali con presenza di amianto maggiormente utilizzati erano quelli per costruire i tetti, come la classica ondulina o le placche quadrate, ma anche i parapetti dei balconi, la copertura dei tubi degli impianti termici, pavimenti in vinil-amianto, e materiali di isolamento. Se usurati o manipolati, tali materiali possono liberare nell’aria le fibre di amianto in essi contenute che, qualora respirate, possono compromettere la salute in caso di lunga esposizione con l’insorgenza di tumori polmonari.

«Sono circa 350 gli edifici in Alto Adige sui cui dovrebbero essere eseguiti interventi di rimozione e smaltimento di amianto, per una superficie complessiva attorno ai 67.000 metri quadri» evidenzia Georg Pichler, direttore dell’Ufficio aria e rumore della provincia di Bolzano. L’Agenzia provinciale per l’ambiente, nel 2011, ha eseguito una mappatura del territorio, e all’epoca erano stati registrati ancora 1.400 elementi con presenza di amianto (fra tetti, camini, tubazioni, pavimenti), dei quali nel frattempo ne sono stati risanati 480. Tra il 2012 e il 2014 le aziende avevano potuto avvalersi di un intervento di sostegno straordinario per lo smantellamento e lo smaltimento di amianto, mentre ora tocca ai privati.

Il contributo viene concesso per gli interventi di rimozione e smaltimento di materiali contenenti amianto. Tali lavori devono essere pagati dopo la presentazione della domanda, non sono agevolabili, invece, eventuali ulteriori interventi necessari a seguito della rimozione e dello smaltimento. La rimozione deve essere effettuata da un’impresa iscritta all’Albo nazionale gestori ambientali (ANGA), il contributo è concesso nella misura del 70% della spesa ammessa e va da un minimo di 500 euro ad un massimo di 10.000 euro.

La domanda deve essere presentata, su apposito modulo scaricabile dalla pagina web dell’edilizia abitativa, all’Ufficio tecnico provinciale dell’edilizia agevolata prima di aver sostenuto le relative spese ed entro il 21 novembre 2018.