E’ un bilancio di soddisfazione quello approvato dall’assemblea dei soci di Cassa Centrale Banca; la prima dopo l’aumento capitale sottoscritto dalle BCC, Casse Rurali e Raiffeisen. Tutti i principali indici si confermano positivi: l’utile netto si attesta a 13,4 milioni di euro; l’indice di solidità (CET1 Ratio) si colloca su valori unici nel panorama bancario europeo migliorando sensibilmente rispetto al già positivo 24,7% del 2016 e al 19,8% del 2015 a conferma di un livello di solidità di primario standing, che rappresenta una valida base di partenza per il nuovo Gruppo Bancario Cooperativo.
Sempre nella prospettiva di assunzione del ruolo di capogruppo, Cassa Centrale ha proseguito nella politica di rigorosa valutazione del portafoglio crediti e di una gestione attiva di quelli incagliati (“non performing loans”). Il totale dei crediti deteriorati lordi si è attestato a 109 milioni con un calo di 27 milioni determinato dal combinato effetto di cessione al mercato di NPL ed alla chiusura di numerose posizioni che ha consentito anche delle riprese di valore. Il tasso di copertura delle sofferenze è dell’85% quello del totale del credito deteriorato è del 70%.
Altrettanta attenzione è stata posta al governo di costi. Al netto degli ingenti e straordinari oneri sostenuti per il progetto del Gruppo Bancario Cooperativo, il “cost income ratio” si colloca al 50%, ad un livello quindi molto positivo ed in linea con le migliori pratiche di mercato.
Il valore aggiunto globale (valore che descrive la ricchezza che la Banca, attraverso la propria attività, è in grado di generare e ripartire) pari a 86,5 milioni euro, in crescita rispetto agli 80,8 del 2016 e ai 71,5 del 2015 e suddiviso tra il sistema credito cooperativo (37,5 milioni), collaboratori (18,4 milioni) collettività, stato e comunità (15 milioni) e Impresa (14,8 milioni).
«Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti che confermano ulteriormente la bontà delle scelte strategiche effettuate e la nostra capacità di fare impresa – ha detto Giorgio Fracalossi presidente di Cassa Centrale Banca -. Il 2017 è stato un anno impegnativo considerando che oltre all’attività corrente, si è dovuto fare fronte anche alle attività straordinarie legate alla preparazione della nuova realtà che siamo chiamati a realizzare in applicazione della riforma del mondo del credito cooperativo. Il 2017 è stato anche un anno ricco di soddisfazioni, sia in termini numerici visti i risultati ottenuti sia in termini di propositività, visto che stiamo costruendo un qualcosa di unico, che avrà solide basi. Il nostro Gruppo Bancario Cooperativo avrà un CET1 ratio consolidato del 18,2%. E’ un valore che ci pone al vertice della classifica dei gruppi bancari nazionali».
Le gestioni patrimoniali hanno riproposto anche nel 2017 delle performance positive su tutte le linee. L’elevata diversificazione in termini di allocazione degli attivi ha consentito di ridurre l’impatto della forte volatilità del mercato. A fine anno il patrimonio gestito era di oltre 5,5 miliardi di euro, con una crescita del 23% sul 2016. La gamma di investimenti offerti alla clientela si è arricchita di tre nuove linee Benchmark conformi alla normativa sui Piani Individuali di Risparmio (PIR) introdotti dalla Legge di Bilancio 2017. Va evidenziato che Cassa Centrale Banca è stata la prima realtà in Italia, e finora unica a concretizzare un’offerta legata ai PIR nell’ambito delle Gestioni Patrimoniali con una raccolta di 250 milioni su 12.000 posizioni.
Il fondo di diritto lussemburghese NEF – controllato e gestito da NEAM, Nord Est Asset Management – ha continuato anche nel corso del 2017 lo sviluppo della finanza etica con due nuovi comparti della gamma Ethical. Tutti i fondi Ethical hanno conseguito la certificazione sul rispetto dei criteri della finanza etica da parte della Luxembourg Labelling Agency, tra soli altri 21 fondi al mondo. Le masse in gestione al 31 dicembre 2017 hanno superato i 2,7 miliardi di euro.
L’Area Sistemi di Pagamento rappresenta il riferimento per una ampia gamma di servizi di rilevante importanza per le BCC – Casse Rurali – Raiffeisenkassen. Per quanto riguarda la monetica, le operazioni effettuate con le carte di credito e di debito emesse da Cassa Centrale sono state quasi 133 milioni per un controvalore che supera gli 11 miliardi di euro. Il numero di carte di credito e prepagate continua a crescere a ritmi sostenuti. Quelle attive erano quasi un milione, le carte prepagate oltre 250.000, i POS operativi presso esercenti di Banche clienti circa 45.000 e gli ATM installati quasi 1.500. Da segnalare la disponibilità di utilizzo Apple Pay, in collaborazione con Nexi. Si tratta di un’innovativa funzione che permette di collegare la carta di credito al wallet Apple e pagare direttamente con il proprio smartphone.
È inoltre proseguita l’attività di convenzionamento banche e diffusione del servizio di pagamento istantaneo e trasferimento di denaro “peer to peer” attraverso la funzione “Jiffy” nella APP di Inbank attraverso cui è possibile scambiare denaro tra privati direttamente dal proprio cellulare in tempo reale, selezionando i contatti abilitati presenti nella propria rubrica telefonica, in maniera semplice ed intuitiva.
Nell’ottica del futuro Gruppo Bancario Cooperativo si è dato avvio alla costituzione dell’Area Commerciale. A regime, la mission dell’Area Commerciale sarà quella di gestire e sviluppare tutto il portafoglio prodotti del Gruppo, con una logica distributiva innovativa ed efficiente coniugando il forte presidio territoriale ed operativo delle banche affiliate a prodotti e competenze adeguate a sfide di mercato e regolamentari sempre più competitive.
Nel corso del 2017 ha preso avvio il progetto finalizzato al presidio diretto del segmento di mercato del Credito al Consumo che è concretizzato con la sottoscrizione di un accordo quadro con Deutsche Bank S.p.A., uno tra i principali operatori finanziari a livello globale e storicamente presente nel mercato del credito al consumo. I numeri realizzati sono di tutti rispetto. Sono 88 le BCC convenzionate, oltre 70 i milioni erogati su 7.000 posizioni.
Con il perfezionamento dell’operazione di aumento del capitale sociale che ha consentito a Cassa Centrale Banca di superare il miliardo di patrimonio netto, il perimetro del Gruppo si è ampliato comprendendo Phoenix Informatica Bancaria, il Gruppo IBT ed il Gruppo Assicura. Anche i numeri di bilancio di queste società sono positivi, confermando il trend di crescita degli ultimi anni. Determinante il loro contributo, assieme a quello dei centri servizi Cesve, SBA, CSD, Cedecra, per la messa a punto del nuovo Gruppo Bancario Cooperativo.
Il Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca prenderà l’avvio operativo con il primo di gennaio 2019. Le 122 BCC-CR-Raiffeisen che hanno aderito al Gruppo, esclusivamente a seguito di processi di fusione, saranno 90 alla data di partenza. Il radicamento sul territorio è assicurato da una rete di oltre 1.500 sportelli con circa 11.000 dipendenti presenti in tutte le Regioni italiane, Sardegna esclusa. Con oltre 45 miliardi di impieghi il Gruppo sarà un importante strumento di supporto allo sviluppo dell’economia del Paese. Il patrimonio è di 6,7 miliardi di Euro e assicura una solidità di primaria levatura.