“Seed Money”: polemica sulla gestione dei fondi della provincia di Trento per le nuove “start-up”

Approvata la graduatoria con solo 33 domande finanziate su 70 ritenute idonee delle 133 pervenute. La Provincia lancia un nuovo bando per il 2018. Polemica per il mancato finanziamento di tutte le domande idonee prima di aprire un nuovo bando. Civettini: «spreco di risorse pubbliche e di fiducia dei richiedenti». 

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Con tre mesi di ritardo sulle previsioni, la Giunta della provincia di Trento ha finalmente approvato la graduatoria dei finanziamenti alle nuove iniziative imprenditoriali innovative che hanno partecipato al bando “seed money” 2017. Su 133 domande pervenute, 70 sono state ritenute idonee di finanziamento da parte della commissione esaminatrice e di queste solo 33 sono state finanziate con i 70.000 euro a fondo perduto previsti dal bando.

Socpo meritevole del bando “seed money” è finanziare la nascita e il consolidamento delle micro, piccole e medie imprese. Potevano presentare domanda, entro il 31 ottobre scorso, persone fisiche in gruppo o persone giuridiche – piccole e medie imprese – costituite da non più di 24 mesi che intendevano sviluppare un’idea imprenditoriale in settori innovativi o contraddistinti da un elevato contenuto tecnologico. Il bando metteva a disposizione 2,9 milioni di euro.

Parallelamente all’approvazione della graduatoria 2017 che lascia a bocca asciutta molti proponenti, la Provincia ha dato il via ad un nuovo bando “seed money” che stanzia 4 milioni di euro sempre per il sostegno alla nuova imprenditorialità. Le domande andranno presentate a Trentino Sviluppo S.p.a, entro le ore 12.00 del 27 luglio 2018, tramite la piattaforma on line http://agora.trentinosviluppo.it. Per informazioni: www.trentinosviluppo.it.

Trentino Sviluppo raccoglierà e valuterà le domande per l’accesso alle agevolazioni. Il bando si rivolge a nuove imprese, soprattutto quelle a partecipazione giovanile o femminile. E’ richiesto un livello base d’innovazione, tuttavia saranno premiate le idee più creative; l’innovazione è da intendersi in senso ampio in termini di prodotto/servizio, di processo, organizzativa e di marketing.

Sono ammissibili ad agevolazione le spese sostenute nei primi tre anni dalla data di costituzione dell’impresa, tra cui anche quelle sostenute precedentemente la data di presentazione della domanda. Gli aiuti previsti sono concessi in forma di contributo in conto capitale sulle spese ammissibili (massimo 100.000 euro) e variano su tre misure diverse, ovvero 40%, 60% e 75%, in funzione dei punteggi attribuiti in sede di valutazione.

L’approvazione del nuovo bando “seed money” a ridosso di quello precedente che ha avuto una graduatoria di domande di finanziamento inevase per oltre il 50% di quelle risultate idonee ha sollevato le critiche delle opposizioni. Per il consigliere della Civica Trentina, Claudio Civettini, «è quanto mai poco opportuno che la Giunta provinciale di centro sinistra autonomista apra un nuovo bando per la nuova imprenditoria quando ha appena approvato la graduatoria di quello precedente dove oltre il 50% delle domande approvate è rimasto non finanziato per esaurimento del fondo disponibile. Logica e regole di buona amministrazione pubblica vorrebbero che la Giunta avesse rifinanziato il bando precedente per esaurire tutte le domande approvate, e poi aprire ad un nuovo bando. Così facendo – sottolinea Civettini che a tal proposito ha presentato un’interrogazione alla Giunta – si vanno a deludere a demotivare gli aspiranti imprenditori che per preparare tutti i documenti della domanda hanno dovuto investire tempo e denaro, oltre che sprecare il lavoro fatto dalla commissione giudicatrice. Purtroppo, assistiamo ancora ad un provvedimento dal marcato sapore elettoralististico da parte di questo governo che ha ampiamente deluso i cittadini e depauperato l’Autonomia speciale del Trentino».