Regione Friuli Venezia Giulia: insediato ufficialmente il governatore Massimiliano Fedriga

Decollano le procedure per l’avvio della legislatura con la convocazione del Consiglio e la formazione della giunta e degli organi assembleari. 

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L’Ufficio centrale regionale ha proclamato Massimiliano Fedriga eletto alla carica di presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia. Ne ha dato notizia la Direzione centrale autonomie locali e coordinamento delle riforme a conclusione dei lavori dell’Ufficio centrale regionale, che ha provveduto anche a proclamare consigliere regionale Sergio Bolzonello, quale candidato presidente che ha ottenuto un numero di voti validi immediatamente inferiore a quello del candidato proclamato presidente.

«Tra oggi e domani deciderò la data della prima seduta del Consiglio regionale e, sebbene non ci sia obbligo di legge, vorrei arrivare alla prima seduta d’Aula con l’assetto della Giunta già pronto: entro quindici giorni il Friuli Venezia Giulia potrà avere l’esecutivo regionale così da essere operativi e iniziare a lavorare subito». Lo ha dichiarato Fedriga, subito dopo aver firmato l’atto di accettazione della proclamazione a presidente della Regione Friuli Venezia Giulia.

Come priorità nel cronoprogramma di interventi il neo presidente ha ribadito quella in materia di enti locali: «toglieremo le penalizzazioni e l’obbligatorietà per quanto riguarda i comuni dentro o fuori dalle Uti per ritornare a rapporti che possano far funzionare la macchina istituzionale, ma soprattutto gli enti locali, che sono fondamentali per garantire servizi ai cittadini».

Rispondendo alle domande dei giornalisti in merito ai parametri di scelta della composizione dell’esecutivo, il presidente ha ricordato che tra i criteri quello delle competenze sarà essenziale: «non ci saranno logiche da manuale Cencelli, cercheremo – ha detto – di premiare le competenze: non voglio tecnici puri, perché ci sono già altissime capacità e professionalità nella struttura regionale, ma assessori che possano dare un forte indirizzo politico e conoscano bene le materie».

Revisione delle deleghe e una Giunta composta da dieci assessori sono state le altre indicazioni anticipate dal neo presidente, che ha reso noto di aver già incontrato nel corso della giornata i vertici della Direzione generale. «Nei prossimi giorni sono in agenda i primi appuntamenti con tutte le Direzioni centrali per avviare i confronti sulle priorità da affrontare» ha aggiunto il neo governatore.

Con l’insediamento ufficiale di Fedriga si sono avviate anche le procedure per l’avvio della XII legislatura che prevede la convocazione del nuovo Consiglio regionale e la costituzione dell’Ufficio di presidenza provvisorio. Una volta concluso questo adempimento, i consiglieri regionali presteranno giuramento in italiano: coloro che lo vorranno, potranno anche ripeterlo in sloveno, tedesco o friulano. Con questo atto entreranno nel pieno delle loro funzioni.

Seguirà l’elezione del presidente del Consiglio regionale. Alla prima votazione – ed eventualmente anche alla seconda – sarà necessaria la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea, quindi almeno 25 voti; dalla terza sarà sufficiente la maggioranza relativa dei voti validi espressi. In quest’ultima eventualità verrà quindi eletto presidente chi otterrà più voti. Il neoeletto presidente assumerà subito la carica e indirà la votazione per l’elezione dei due vicepresidenti del Consiglio regionale. Sarà sufficiente ottenere la maggioranza semplice alla prima votazione. I consiglieri potranno esprimere una sola preferenza, per consentire alle opposizioni di eleggere a questa carica un loro rappresentante.

Anche nella votazione per i quattro consiglieri-segretari, che andranno a completare l’Ufficio di presidenza, sarà sufficiente la maggioranza semplice e anche in questo caso il voto sarà limitato, ma a due preferenze, così le opposizioni potranno eleggere due loro rappresentanti. Per i due vicepresidenti e per i quattro consiglieri-segretari, in caso di parità di voti si applicheranno le  seguenti regole: se in parità saranno un uomo e una donna verrà eletta la donna; se i consiglieri saranno dello stesso genere si andrà al ballottaggio; in caso di ulteriore parità verrà dichiarato eletto il più anziano d’età.
Nei giorni successivi alla seduta d’insediamento i consiglieri dovranno dichiarare la loro appartenenza ai vari Gruppi e subito dopo i Gruppi stessi comunicheranno i rispettivi Uffici di presidenza, composti da un capogruppo, un vicecapogruppo e un consigliere segretario.

Il passo successivo sarà la definizione del numero dei componenti delle Commissioni, che verrà determinata dal presidente del Consiglio regionale sentita la Conferenza dei capigruppo. Lo stesso   presidente chiederà quindi ai capigruppo di indicare i consiglieri che andranno a comporre le singole Commissioni. Completato quest’ultimo adempimento, il presidente del Consiglio convocherà a una a una tutte le Commissioni e il Comitato di controllo che, come primo atto, eleggeranno l’Ufficio di presidenza, composto da un presidente, due vicepresidenti e un consigliere segretario.

Nel frattempo verranno anche costituite le tre Giunte consiliari: la Giunta per le elezioni è di nomina diretta del presidente del Consiglio regionale, mentre i componenti della Giunta per il regolamento e della Giunta per le nomine saranno designati dai capigruppo. A questo punto il Consiglio regionale entrerà nella sua piena operatività.