Ad aprile crescita inaspettata del mercato auto che consolida le aspettative per il 2018

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In calo il Diesel, stabili le vendite ai privati, in crescita il noleggio e le immatricolazioni di Suv. 

In aprile sono state immatricolate in Italia 171.379 autovetture. Rispetto allo stesso mese del 2017 la crescita è del 6,47% che porta sostanzialmente in pareggio (+0,24%) anche il bilancio dei primi quattro mesi dell’anno. Secondo il Centro Studi Promotor, i risultati di aprile e del periodo gennaio-aprile 2017 confermano che il mercato italiano dell’automobile, coerentemente con l’andamento delle immatricolazioni in quasi tutti i Paesi del mondo, poggia su una domanda sostanzialmente solida.

Tra l’altro, nei dati di aprile va segnalato un buon incremento delle vendite ai privati, mentre, proprio tra i privati, comincia a diffondersi il noleggio a lungo termine e dall’inchiesta congiunturale condotta a fine aprile dal Centro Studi Promotor emerge che l’86% dei concessionari pensano che questa formula avrà crescente fortuna nel prossimo futuro. I concessionari interpellati dal Centro Studi Promotor sono comunque cauti sulle prospettive a breve termine. Coloro che prevedono a tre/quattro mesi domanda stabile o ancora in crescita prevalgono soltanto in lievissima misura (51%) su coloro che invece si attendono una fase di rallentamento delle immatricolazioni (49%).

Sulle reti di distribuzione pesa ancora un notevole numero di vetture “usate a chilometri zero” da smaltire, vetture, la cui vendita non inciderà sulle immatricolazioni in quanto darà luogo soltanto a passaggi di proprietà di vetture già immatricolate. Anche per questo motivo, alcune case hanno rallentato (o sospeso) la pratica dei “chilometri zero” che comunque ha ancora un ruolo importante.

Il Centro Studi e Statistiche dell’Unrae ha aggiornato la propria previsione per il mercato del 2018 confermando che si assesterà sotto la soglia dei due milioni di immatricolazioni, sostanzialmente in linea con il risultato dello scorso anno a circa 1.980.000 immatricolazioni (+0,5%). Le vendite a privati sono destinate a scendere a fine anno, per chiudere con una quota al 52,5%. Le società manterranno un’intonazione decisamente positiva, giungendo ad una quota di mercato del 22,9%. Il noleggio, sulla spinta delle potenzialità del mercato, dovrebbe chiudere il 2018 rappresentando 1/4 delle vendite totali.

Il saldo del I quadrimestre registra ancora una flessione: -7,8% in volume e una rappresentatività sul totale del 52,6% (-4,6 p.p.). Il noleggio registra la migliore performance del mese, con le immatricolazioni in aumento dell’11,8%, arrivando a rappresentare quasi il 27% delle vendite complessive di autovetture. Mentre il breve termine rimane abbastanza stabile, in lieve incremento dell’1,5%, la dinamicità delle vendite del noleggio a lungo termine segnano una crescita dei volumi del 23,1%. Risulta allineata anche la crescita del cumulato gennaio-aprile (+12%), dove il noleggio rappresenta il 27,6% del totale mercato (+2,9 p.p.). Nel cumulato del 1° quadrimestre l’incremento delle società è del 10%, con una quota che sfiora 1/5 delle vendite totali.

Il diesel rimane in territorio negativo nel mese di aprile, con una flessione delle immatricolazioni del 3,7% ed una rappresentatività sul totale che scende di 5,6 p.p., al 52,8% del mercato. Nel cumulato la flessione è del 2,7% e la quota si ferma al 54,8%, perdendo 1,6 punti. Tornano a crescere in aprile la benzina, +16,2% in volume e +0,8% nel cumulato, con una quota stabile nel I quadrimestre al 33,2%, e le motorizzazioni Gpl (+9,8% nel mese, ma ancora in negativo nel gennaio-aprile), queste ultime grazie all’ampliamento dell’offerta di modelli. Tale ampliamento della gamma in commercio contribuisce anche al fortissimo incremento del metano (+107% in aprile), al 2,4% del totale mercato. Ottima performance nel mese anche per le ibride (+53%), al 4,2% di quota e per le elettriche (+96% dei volumi).

Sul fronte dei segmenti, in buona crescita le immatricolazioni di quasi tutti, ad eccezione delle city car che proseguono nel trend di flessione e del segmento E e superiori. Il segmento A nel I quadrimestre copre poco più del 15% delle vendite (-2,6 p.p.), le utilitarie (B) perdono ancora qualche decimo, fermandosi al 36,7%, mentre recuperano ulteriore quota il segmento delle medie (C), al 33,5% e delle medie-superiori (D) al 12,6%.