Celebrato a Villa Griffone di Sasso Marconi il “Marconi Day” con il punto sulle nuove tecnologie di trasmissione

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Focus sulle trasmissioni senza fili a standard 5G. Il “Premio Marconi per la Creatività” a Federico Faggin, padre del microprocessore. 

A Villa Griffone, culla dei primi esperimenti marconiani sulla telegrafia senza fili, si è svolta la tradizionale giornata di Marconi dedicata all’illustre scienziato premio Nobel Italiano per i suoi studi per la radiotelegrafia.

Alla presenza di un variegato pubblico di autorità civili e militari, appassionati, addetti ai lavori, docenti universitari, ricercatori e manager d’azienda nonché membri dell’associazione Quadrato della Radio, Gabriele Falciasecca, presidente della Fondazione Marconi, ha tenuto un intervento sulla seconda rivoluzione delle trasmissioni senza fili operata da Gugliemo Marconi a partire dal 1916, dando un nuovo e fondamentale impulso di innovazioni che risultano alla base delle moderne telecomunicazioni e dei sistemi radio attualmente in uso.

Per rispondere ad esigenze richieste dalla Marina Militare Italiana, Marconi ebbe l’intuizione e successivamente il coraggio di ritrattare i suoi primi successi industriali basati su trasmissioni a onde lunghe per sperimentare le grandi potenzialità, soprattutto in termini di direttività delle antenne, delle trasmissioni a onde corte diffuse su frequenze sempre più elevate. Questo cambiamento segnò una nuova rivoluzione delle comunicazioni senza fili che avrebbe fatto da base ad lunga serie di sviluppi: dai ponti radio alle microonde, alla riduzione delle dimensioni delle antenne e degli apparati fino alla nascita e sviluppo del radar.

La corsa continua a utilizzare frequenze sempre più elevate, “il sogno del gigahertz” nelle parole, ricordate da Falciasecca, di Francesco Carassa, altro grande scienziato italiano delle telecomunicazioni, è quanto mai attuale dato che i prossimi sistemi 5G si baseranno su trasmissioni a frequenze elevatissime in banda millimetrica a 26/28 GHz con test che si spingono fino agli 80 GHz. Ciò darà luogo a una densificazione della rete tramite migliaia di piccole celle di trasmissione connesse in rete da cavi in fibra ottica, all’insegna di una piena convergenza fisso-mobile.

Intuito e coraggio sono state anche le parole chiave dell’intervento di Federico Faggin sulla natura della creatività. Fisico di fama mondiale, Faggin è il padre della tecnologia MOS silicon gate, sviluppata a Palo Alto fra la fine degli anni ’60 e i primi anni ’70 e alla base del primo microchip costruito al mondo, l’Intel 4004. Fu uno dei grandi animatori della Silicon Valley, fondando aziende di successo tra cui quella che ha inventato lo schermo sensibile al tocco alla base di tutti i moderni telefoni cellulari evoluti. Nel suo intervento, Faggin ha evidenziato come la creatività individuale, necessiti di un complemento di creatività collettiva e di coraggio per portare avanti progetti e trasformarli in prodotti imprenditoriali di successo.

A conclusione della giornata, alla presenza della principessa Elettra Marconi, dopo la tradizionale consegna dei riconoscimenti ai nuovi Marconisti del XXI Secolo, è stato consegnato il “Premio Marconi per la Creatività” a Faggin che succede a Leonardo Chiariglione (2014), Massimo Iosa Ghini (2015), Luigi Ontani (2016) e Vincenzo Balzani (2017).