Condifesa Lombardia NordEst si prepara a fronteggiare le nuove minacce climatiche

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Predisposti nuovi strumenti assicurativi e strumenti previsionali per sostenere gli imprenditori del settore primario. 

Gelate fuori stagione, vento forte, eccesso di pioggia, siccità: se una volta il grande incubo degli agricoltori era la grandine, oggi le cose sono radicalmente cambiate. Nuove incognite si addensano sul settore primario, in uno scenario che ci sta ormai abituando alle intemperanze più estreme e dove l’emergenza ha ormai lasciato il posto ad una situazione che ha bisogno di nuovi strumenti per affrontare il futuro.

«Parlare di mutamenti climatici rischia di apparire anacronistico perché la verità è che il clima è già cambiato – ha detto il presidente Giacomo Lussignoli ai soci del Condifesa Lombardia NordEst, riuniti in assemblea a Brescia per l’approvazione del bilancio 2017 -. Per questo il nostro Consorzio è impegnato a tutto campo nella ricerca di soluzioni innovative per consentire di affrontare una problematica ormai che va ormai considerata strutturale».

L’organismo bresciano che gestisce le polizze agevolate da contributo statale per la tutela dei raccolti agricoli è reduce da un anno di forte crescita: i soci sono arrivati a quota 4.160, per un totale di valori assicurati che ha raggiunto quota 311 milioni, in incremento del 24% sull’annata precedente. Numeri che hanno fornito la spinta per un rafforzamento dei rapporti con la base associativa, garantendo maggiore impulso al lavoro strategico del servizio tecnico agli agricoltori, che sotto la direzione della responsabile Lorenza Michelon  collabora  anche alla stesura di  nuovi progetti assicurativi.

«Siamo in uno stato di salute ottimale per studiare costantemente nuove prospettive per la difesa del reddito degli agricoltori – ha spiegato Lussignoli -. Da questa forza nascono progetti come “Cambiagri”: un’app specifica gratuita, nella quale l’agricoltore può inserire le coordinate che individuano fino a cinque dei suoi appezzamenti. Ciò gli consente di avere un quadro meteo costantemente aggiornato, ora per ora giornalmente e fino ad una settimana, per quanto concerne temperature, precipitazioni umidità. Superata la fase sperimentale, l’app fornirà all’utente anche le eventuali allerte meteo: così Condifesa vuole essere ancora più vicino al socio».

Altra importante novità 2018 sono le polizze parametrate sulle necessità idriche delle differenti colture: un concetto assicurativo profondamente innovativo, basato su parametri e indici precisi. «Siamo i primi a sperimentare questo nuovo strumento – afferma Lussignoli – che potrebbe portare importanti vantaggi agli agricoltori in quanto il pagamento si baserà su parametri certi,  consentendo a seconda delle colture di assicurarsi non tanto per la perdita del prodotto ma contro la siccità o  l’eccesso di acqua in se stessi, senza possibilità di contestazioni».

La necessità di dare velocemente risposte alle nuove esigenze del mondo agricolo è testimoniata anche dall’apertura anticipata della campagna assicurativa 2018. «In particolar modo – spiega il direttore Fernando Galvan – abbiamo aperto la campagna per tempo per garantire sul gelo i viticoltori di Franciacorta e Lugana, che come si ricorderà sono rimasti vittime lo scorso anno di una gelata tardiva ad aprile che ha compromesso buona parte dei raccolti».

Le polizze agevolate si confermano quindi strumento ideale per preservare l’economia agricola lombarda da rischi ormai diventati sempre più insidiosi: sotto questo fronte il Condifesa, dopo aver sopperito alle lungaggini ministeriali nell’erogazione dei contributi pubblici agli assicurati, si dichiara “confortato” dal fatto che ormai più del 70% di quanto dovuto per il 2015 è stato erogato, mentre si è già messo in moto il meccanismo anche per il pagamento dei contributi 2016, e la macchina burocratica che punta ad iniziare erogare anche il 2017 entro la fine dell’anno 2018.

«La campagna 2018 – ha concluso Lussignoli – sarà segnata anche da un’altra importante novità: siamo infatti riusciti ad ottenere l’aumento del contributo dal  65 a 70% e l’abbassamento della soglia di accesso al risarcimento dal 30 al 20% per tutte le produzioni vegetali esclusa l’uva».