Legno Servizi, buoni i contenuti del Testo unico Forestale

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Atlante delle foreste foreste

Gottardo: «accolte idee e proposte dal Friuli Venezia Giulia». Il patrimonio forestale della Regione è in salute e in crescita

«Il Testo unico Forestale, recentemente approvato dal Consiglio dei ministri, è molto positivo per le locali filiere del legno – afferma Emilio Gottardo, presidente della cooperativa Legno Servizi di Tolmezzo (Udine) -. Non mette in discussione gli attuali livelli di tutela ambientale e paesaggistica, riconosce il patrimonio forestale come parte del capitale naturale delle comunità e come bene di interesse pubblico e, al contempo, ne promuove la gestione forestale sostenibile a garanzia di una gestione del bosco che consente sia un suo utilizzo produttivo che il mantenimento della biodiversità».

Per Gottardo «in particolare mi sento di sottolineare alcuni punti che sono figli del lavoro di sensibilizzazione che, in questi anni, abbiamo svolto nei confronti del legislatore nazionale. E’stata accolta, a esempio, la nostra idea di includere tra le “attività di gestione forestale” anche quella della prima commercializzazione. Inoltre, è stata riconosciuta la possibilità per gli enti pubblici di partecipare a consorzi e cooperative “che operano prevalentemente nel settore forestale”, in deroga alla legge Madia che ne vietava la partecipazione».

Sotto il profilo economico – ricorda Legno Servizi – i boschi della Regione rappresentano un patrimonio di circa 45 milioni di metri cubi di legname; la crescita annua è pari a circa 1 milione di metri cubi, di cui 300.000 nei boschi di produzione. Mediamente vengono utilizzati circa 145.000 metri cubi di legname l’anno (meno della metà della ripresa boschiva annua) per un valore all’imposto, cioè a strada camionabile, di circa 11 milioni di euro. Sono oltre 110 le imprese forestali attive in Friuli Venezia Giulia.

«La sfida ora – conclude Gottardo – è garantire la sostenibilità degli ecosistemi forestali e il loro ruolo strategico per quanto riguarda il clima, la biodiversità, la manutenzione e la sicurezza idrogeologica del territorio. E’ una partita che va giocata seguendo con attenzione la stesura e l’approvazione dei decreti attuativi, frutto della concertazione tra Stato e Regioni».