Dopo il rinvio a giudizio, l’assessore all’energia e ambiente della provincia di Bolzano si dimette dalla giunta

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provincia BZ laimer-blachfellner 1Solidarietà da parte del presidente Durnwalder: “un collega capace ed affidabile”. Verdi: “dimissioni dovute”

Michl Laimer si è ufficialmente dimesso da assessore provinciale a seguito della richiesta di rinvio a giudizio nei suoi confronti presentata dalla Procura della Repubblica di Bolzano nell’ambito delle indagini sulle concessioni delle centrali idroelettriche alla società provinciale Sel. “Dal punto di vista penale sono sicuro che verrà dimostrata la mia innocenza – commenta Laimer – ma, come già in precedenza annunciato, ho deciso di trarre le conseguenze sul piano politico di tutta la vicenda”. Già diverse settimane fa, Michl Laimer aveva chiarito che avrebbe rinunciato all’incarico di assessore non appena la Procura della Repubblica avesse depositato richiesta di rinvio a giudizio nei suoi confronti. “La mia non vuole essere un’ammissione di colpevolezza – precisa Laimer – tutt’altro. Continuo a ritenermi estraneo a qualsiasi condotta illegale. Si tratta solamente di un passaggio che ritengo necessario compiere per tutelare la mia persona, la mia famiglia e il mio ruolo politico”.

La decisione di chiedere il rinvio a giudizio non sorprende l’assessore uscente (“era ormai chiaro che la Procura non avrebbe cambiato idea”), ma lo stesso Michl Laimer ribadisce la propria convinzione di non aver nulla da temere in ambito processuale: “in tutta la vicenda non ho mai perseguito alcun interesse privato, ho semplicemente preso le decisioni che, in scienza e coscienza, e dopo aver attentamente analizzato documenti e questioni legali, ritenevo migliori per la Provincia di Bolzano”.

Michl Laimer è stato per 18 anni membro della Giunta provinciale. Tra i suoi maggiori successi politici, l’assessore uscente rivendita il riconoscimento da parte dell’Unesco delle Dolomiti patrimonio mondiale dell’umanità, i grandi progressi compiuti dalla Provincia di Bolzano nel campo della tutela dell’ambiente e delle risorse idriche, il radicamento dei parchi naturali, e la svolta epocale verso una politica energetica improntata alla sostenibilità con particolare attenzione alla biomassa e al solare.
Alle dimissioni di Laimer dalla Giunta ha fatto eco il presidente della provincia di Bolzano, Luis Durnwalder, che ne ha preso atto: “confidavo che restasse fino al chiarimento della sua posizione, anche perché sono convinto che non gli sono imputabili colpe. Ma le dimissioni sono un passo coerente”. Il presidente Luis Durnwalder ribadisce che, per quanto a sua conoscenza, l’assessore Laimer non ha mai assunto una decisione nell’interesse privato per trarne un vantaggio personale. Al contrario, ha sempre orientato il suo impegno alle leggi vigenti e all’interesse della Provincia e della collettività. Anche per questo Durnwalder si rammarica delle dimissioni di Laimer: “comprendo il passo personale del collega, ma mi spiace che queste dimissioni siano giunte prima di avere le prove di un qualche comportamento di colpevolezza”.

Dopo le sue dimissioni, il presidente augura a Laimer “forza e motivazione per poter proseguire il suo incarico politico nella veste di Consigliere provinciale”.

Di parere opposto i Verdi che in Consiglio sono all’opposizione: “sono un atto dovuto” si legge in una nota che afferma come “nel corso dello scandalo Sel e dell’inchiesta sulle concessioni idroelettriche l’assessore in più occasioni non ha detto la verità a Consiglio e Giunta provinciale, cambiando continuamente versione e venendo sempre smentito dai fatti. In ogni paese civile un politico che mente deve andare a casa”.