Ne esistono 46 in tutto il Paese. Coletto: «con questo strumento la rete oncologica veneta è all’avanguardia»
È disponibile in rete il nuovo sito web istituzionale del Registro Tumori del Veneto (RTV): esso renderà disponibile a tutti gli interessati (cittadinanza, decisori sanitari, mondo scientifico) il patrimonio informativo del Registro.
Il sito (consultabile al link: https://www.registrotumoriveneto.it) pubblica i dati epidemiologici dei tumori della popolazione residente nel Veneto con dettagli che riguardano l’età degli ammalati, il sesso, la sede del tumore, la residenza. Sono presentati i principali indicatori epidemiologici: incidenza (nuovi casi registrati), andamenti temporali, sopravvivenza, prevalenza. Gli indicatori sono stati calcolati utilizzando metodi statistici coerenti con le più solide esperienze internazionali. Il Registro ha una struttura “dinamica”, che consente all’utente di “navigare” acquisendo le informazioni di suo interesse (arco di tempo, periodo, età, sesso, sede del tumore). Sono riportati nel Registro i dati dell’intero periodo di registrazione .
«Sono soddisfatto del risultato raggiunto – commenta il prof. Massimo Rugge, direttore scientifico del Registro Tumori – il web è un canale di trasmissione che raggiunge cittadini e professionisti: abbiamo cercato di realizzare un sito aderente alle attese degli uni e degli altri. Il sito web è stato curato nei contenuti e nella forma, così come meritano i cittadini Veneti e Italiani. Grazie a tutti quanti per ciò si sono adoperati. La Regione investe nel Sistema epidemiologico regionale e nel Registro Tumori risorse pubbliche che devono produrre risultati coerenti con le nostre attese. Il Registro ha risposto in modo efficiente e la copertura di popolazione raggiunta lo qualifica come il più grande registro regionale Italiano. Il nuovo sito web è l’ultimo passo per dimostrarne la efficienza: esso estende ai cittadini e ai tecnici informazioni di cui molti sono curiosi e altrettanti scientificamente interessati».
Dei 46 Registri Tumori operativi in Italia, dei quali 5 regionali e gli altri di area più ristretta, il Registro Tumori del Veneto è divenuto il più grande lo scorso novembre e, ad oggi, è riuscito a censire e studiare il 96% dell’intera popolazione veneta, contro una media nazionale che si ferma al 62%.
«In una Regione dove per scelta non esiste un tetto alla spesa oncologica, e lo dico con orgoglio – sottolinea l’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto – non poteva mancare, tra le varie eccellenze in oncologia, come lo Iov e la Rete Oncologica Veneta, un Registro Tumori efficiente, capace di essere supporto scientifico fondamentale per la clinica, per la cura, per le situazioni impreviste come fu nel caso dei Pfas, quando proprio uno studio del Registro permise di smentire i “professionisti dele bufale” escludendo una maggiore incidenza dei tumori nell’area inquinata, è fondamentale. La perfezione non è di questo mondo, ma la macchina anti tumore complessiva nel Veneto è ora ai massimi livelli, non solo nazionali. Rugge e il suo staff, in soli due anni, hanno fatto un lavoro immenso, del quale siamo loro grati».
Rispetto ai Registri Tumori regionali, quello del Veneto è il primo con 4.700.000 persone di copertura, seguito dal Friuli Venezia Giulia (1.219.000), dall’Umbria (890.000), dalla Basilicata (580.000) e dalla Valle d’Aosta (131.000). Virtuoso anche il rapporto tra la popolazione seguita e le unità di personale impiegate: il Veneto utilizza un tecnico ogni 25.000 abitanti: il Registro tumori della Romagna uno ogni 91.000 abitanti, quello della città di Nuoro, uno ogni 40.000 abitanti.
Riguardo all’incidenza delle singole neoplasie, lo studio del Registro Tumori del Veneto indica, nei maschi, la prevalenza del tumore alla prostata (21%) seguito dal colon-retto (13%), dal polmone (12%) e dalla vescica (10%). Nelle donne, a prevalere di gran lunga è il tumore al seno con un’incidenza del 31%, seguito dal colon-retto (11%).