Per il gruppo Ima nel 2017 ricavi a 1.444,7 milioni di euro e margini in crescita (+10,2%)

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alberto vacchi confindustria emilia 2
L’Ebitda del leader mondiale nella produzione di macchine automatiche sale a 207,3 milioni e portafoglio ordini in crescita del 13%

alberto vacchi confindustria emilia 2Il Gruppo Ima ha riportato nel 2017 ricavi consolidati preliminari pari a 1.444,7 milioni, evidenziando una crescita del 10,2% sui 1.310,8 milioni al 31 dicembre 2016. In sensibile crescita il margine operativo lordo (Ebitda) ante oneri non ricorrenti salito a 220,6 milioni (+19,2% rispetto ai 185,1 milioni al 31 dicembre 2016), il margine operativo lordo (Ebitda) salito a 207,3 milioni (+15,7% rispetto ai 179,2 milioni al 31 dicembre 2016) e il portafoglio ordini consolidato che ha raggiunto gli 866,8 milioni (+13,1% rispetto ai 766,2 milioni al 31 dicembre 2016).

Il consiglio di amministrazione di Ima SpA, leader mondiale nella produzione di macchine automatiche, riunito sotto la presidenza di Alberto Vacchi, ha preso visione delle stime preliminari dei principali dati gestionali dell’esercizio 2017. Le stime preliminari di consuntivo indicano un esercizio in ulteriore crescita rispetto all’anno precedente, grazie al positivo andamento delle vendite di macchine automatiche e linee complete verso i settori di riferimento. 

L’indebitamento finanziario netto preliminare del Gruppo Ima al 31 dicembre 2017 è risultato in forte diminuzione a 50,3 milioni di euro (99,9 milioni al 31 dicembre 2016). Il dato include l’esborso complessivo di 47,6 milioni di euro per l’acquisizione di Ima Mai, Mapster, Eurosicma, saldo prezzo Medtech e per l’acquisizione della minoranza di Atop. L’indebitamento finanziario netto preliminare riflette l’incasso di circa 102,5 milioni di euro derivante dalla quotazione della controllata Gima Tt S.p.A. in data 2 ottobre 2017. 

«Esprimiamo la nostra soddisfazione per questi risultati, superiori ai target già annunciati – ha dichiarato Alberto Vacchi, presidente e amministratore delegato di Ima – che delineano un esercizio in ulteriore crescita rispetto all’anno precedente. Le stime preliminari evidenziano un buon andamento dei ricavi, dei margini e del portafoglio ordini consolidato, grazie alla crescente domanda di macchine automatiche e linee complete da parte dei settori di riferimento confermata anche dall’acquisizione ordini del mese di gennaio». 

Dai dati si evince anche il buon risultato in termini di generazione di cassa che ha permesso una sensibile riduzione dell’indebitamento, nonostante l’esborso per le acquisizioni portate a termine nel 2017. Per Vacchi sono «risultati che confermano, ancora una volta, la forza del brand Ima, la solidità del Gruppo e la capacità di perseguire gli obiettivi prefissati, nell’ottica di una crescita sostenibile, basata sull’innovazione digitale e di prodotto. Guardiamo con fiducia al 2018 anche in considerazione dell’elevata consistenza del portafoglio ordini consolidato, che fornisce una buona visibilità sull’anno in corso e anche sulla base dello sforzo che stiamo ponendo sull’innovazione».