Banca Popolare di Vicenza, il bilancio 2011 chiude con la crescita del 95,2% del risultato netto delle gestione operativa, con impieghi per 30 miliardi di euro. Dividendo ad 0,80 euro/azione

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Banca popolare vicenza pres Gianni Zonin e DG Sorato 1Zonin: “un ottimo bilancio, realizzato continuando a sostenere il nostro tessuto imprenditoriale e sociale”

L’assemblea dei soci della Banca Popolare di Vicenza ha approvato i risultati di bilancio 2011 alla presenza di circa 5.700 soci direttamente e per delega sotto la presidenza di Gianni Zonin.

L’assemblea, che ha approvato il bilancio di esercizio 2011, ha manifestato apprezzamento per i risultati positivi ottenuti dalla Banca in un anno caratterizzato da una perdurante crisi dell’economia reale e da serie difficoltà dei mercati finanziari. In particolare, è emerso l’impegno dell’istituto che ormai da quattro anni eroga finanziamenti alla propria clientela con un tasso di crescita annuo triplo rispetto a quello medio del sistema bancario italiano.

Il presidente della Banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin, ha dichiarato che “anche nel 2011 il nostro istituto ha compiuto uno sforzo eccezionale, continuando a sostenere le nostre imprese, salvaguardando l’occupazione e il risparmio dei lavoratori e delle famiglie. Alla politica di sostegno all’economia reale si è affiancata una gestione aziendale efficiente e attenta, che ha ridotto i costi aziendali, ha migliorato la gestione operativa ed ha mantenuto, dopo importanti svalutazioni prudenziali, un risultato netto elevato”. Per Zonin, “efficienza operativa e solidità patrimoniale ci consentiranno anche nel 2012 di sostenere concretamente imprese e famiglie nostre clienti, fiduciosi che, con l’impegno e il lavoro quotidiano di tutti, il nostro Paese potrà riprendere il cammino della ripresa economica”.

I soci hanno deliberato la distribuzione di un dividendo di 0,80 euro per azione, in aumento del 60% rispetto all’anno scorso, che sarà posto in pagamento il 4 maggio 2012 (data stacco 30 aprile 2012). E’ stato fissato in 62,50 euro il prezzo dell’azione, invariato rispetto al 2011.

Quanto alle cariche sociali, sono stati confermati alla carica per tre anni Vittorio Domenichelli, Maria Carla Macola, Paolo Tellatin, Nicola Tognana, Giuseppe Zigliotto e Roberto Zuccato, e, per il 2012, Andrea Monorchio. In particolare, Vittorio Domenichelli e Roberto Zuccato sono consiglieri indipendenti.

Quanto ai particolari del bilancio 2011, gli impieghi verso clientela raggiungono i 30 miliardi di euro, evidenziando un aumento di 1,6 miliardi di euro sull’anno precedente (+5,8%), a conferma del forte e costante impegno del Gruppo nel sostegno del sistema produttivo dei territori di insediamento. A titolo di confronto si evidenzia che la stima di crescita dei prestiti bancari per la media del sistema è dell’1,8% (Fonte ABI).

Banca popolare vicenza assemblea bilancio 2011 1

Le sofferenze nette verso clientela, pari al 3,24% dei crediti netti (2,75% al 31 dicembre 2010), ammontano a 958,6 milioni di euro. La relativa percentuale di copertura, includendo i passaggi a perdite su crediti in procedura concorsuale ancora in corso alla data, è pari al 51,2% (53% al 31 dicembre 2010).

La raccolta totale assomma a 45,3 miliardi di euro, in aumento del 3,8% sul 31 dicembre 2010. La raccolta diretta raggiunge i 28,6 milairdi di euro, in crescita dell’8,6% sull’esercizio precedente. La raccolta indiretta si attesta a 16,7 miliardi di euro, evidenziando, in linea con un andamento non positivo rilevato anche a livello di sistema, una contrazione del 3,5%.

Le attività finanziarie ammontano complessivamente a 3,9 miliardi di euro, in aumento di 1,5 miliardi di euro sul 2010 principalmente per effetto di investimenti in titoli governativi italiani. L’esposizione ai titoli di debito dei paesi periferici dell’Eurozona (Grecia, Irlanda e Portogallo) risulta trascurabile.

Il patrimonio netto consolidato di pertinenza del Gruppo, incluso l’utile d’esercizio, si attesta a 2.933,6 milioni di euro, evidenziando una flessione di 344,9 milioni di euro (-10,5%) sul 2010 per effetto della riduzione delle riserve da valutazione relative alle attività finanziarie disponibili per la vendita determinata dall’andamento dei prezzi dei titoli di Stato che hanno risentito delle forti tensioni sui mercati finanziari condizionati dalle preoccupazioni per la tenuta dei conti pubblici dell’Italia e di altri paesi europei.

Per quanto attiene i ratios patrimoniali consolidati al 31 dicembre 2011, il Core Tier 1 Ratio e il Total Capital Ratio si attestano rispettivamente all’8,16% e all’11,50%.

Il margine di interesse si attesta a 534,7 milioni di euro, in crescita del 3,3% sull’anno precedente grazie alla forte azione di revisione dei costi operata dalla rete commerciale che ha esplicato i suoi effetti sul fronte dell’attivo soprattutto nel corso del secondo semestre.

Le commissioni nette assommano a 344,7 milioni di euro (+0,9% sul 2010) mentre il margine dell’attività finanziaria è positivo per 102,3 milioni di euro, a fronte dei 69,8 mln di euro del 2010 (+46,4%). Il margine di intermediazione si attesta quindi a 981,7 milioni di euro, in crescita del 5,6% sull’esercizio precedente.

I costi operativi ammontano a 669 milioni di euro e risultano in flessione in valore assoluto di 20,5 milioni (-3%) rispetto ai 689,5 milioni di euro del 2010, grazie anche ai primi effetti positivi derivanti dagli efficientamenti legati al Progetto di ristrutturazione del Gruppo bancario, iniziato nel 2010 e completato nel corso del primo semestre 2011. Nel dettaglio, le spese per il personale si attestano a 412,2 milioni di euro, registrando un risparmio del 2,2% sul 2010. Le altre spese amministrative ammontano a 269 milioni di euro, sostanzialmente invariate al netto della componente relativa alle imposte indirette e tasse.

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri ammontano a 14,6 milioni di euro a fronte dei 34,2 milioni di euro del 2010.