Società Filarmonica di Trento, prosegue la Stagione con il recital pianistico di Yulianna Avdeeva

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Seconda donna a trionfare al concorso “Chopin” dopo Martha Argerich, in programma l’esecuzione di pagine di Bach e Chopin

05.Avdeeva C Schneider 8Prosegue la Stagione dei concerti della Società Filarmonica di Trento con l’appuntamento con una prestigiosa pianista mercoledì 14 febbraio (ore 20.30). La popolarità internazionale di Yulianna Avdeeva si deve alla sua indiscutibile vittoria al concorso Chopin del 2010, prima donna a trionfare in 45 anni dopo Martha Argerich. Da allora la pianista russa, nata a Mosca nel 1985, ha intrapreso una carriera di livello mondiale percorsa con discrezione, senza nessuna frenesia. 

Avdeeva, ebbe a scrivere il “Financial Times”, è un’artista che lascia “respirare la musica”: con modestia, eleganza e intelligenza conquista il pubblico di tutte le sale imponendosi per un carattere del tutto particolare. Nelle sue letture l’aspetto emotivo è sempre controllato, mai esasperato. Frutto di una scuola severa seguita alla Gnessin Special School di Mosca e alla Hochschule der Künste di Zurigo nella classe di Konstantin Scherbakov chiusa con un brillante diploma nel 2008. E ancora, a seguire, l’Accademia Internazionale di Piano del Lago di Como: un percorso lungo, durante il quale ha sempre cercato le ragioni più profonde delle scritture musicali, indagando i contesti più profondi dell’agire artistico. 

Ospite delle sale internazionali più quotate – dalla Salle Cortot di Parigi alla Tonhalle di Zurigo – a fianco pure di orchestre prestigiose quali la New York Philharmonic, Yulianna Avdeeva sarà protagonista assoluta a Trento, impegnata nella lettura di due autori per molte ragioni assai vicini, Bach e Chopin. 

Come dei “quadri da cavalletto”: così Chopin amava definire le sue mazurche, danze polacche che hanno accompagnato tutto il suo percorso compositivo e che son considerate espressioni dell’intimo legame del compositore con la sua terra d’origine. Nel 1844 per il poeta della piccola forma fu invece tempo di cimentarsi nuovamente con l’affresco sonatistico. La sua Terza Sonata op. 58, dedicata alla contessa de Perthuis, è un’opera rimasta da sempre un po’ in ombra rispetto alla più celebre Seconda Sonata op. 35: pur condividendone alcuni slanci drammatici e una brillante componente virtuosistica, questo lavoro presenta un carattere più disteso, volto a una ricerca timbrica più raccolta, posta qui al centro nell’atmosfera notturna del Largo cantabile. L’essenza di questa sonata è forse da ricercarsi in quel ricorrente tempo rubato, da eseguire a detta di Liszt con “quel tentennamento accentuato e prosodico e con quella morbidezza” attraverso cui Chopin “desiderava trasmettere il calore interno della sua commozione”. 

La musica di Johann Sebastian Bach ebbe un ruolo centrale per Chopin sia nell’opera compositiva (i Preludi op. 28, ad esempio) sia in quella pianistico-interpretativa. All’amico Wilhelm von Lenz pare avesse confidato il segreto della sua preparazione prima dei concerti: “mi rinchiudo per quindici giorni e suono Bach; non suono mai le mie composizioni”. Le pagine di Bach presentate stasera danno un’idea del ricco mélange musicale di stili (inter)nazionali tipici della sua epoca e ricorrenti nella sua opera. Alcuni commentatori hanno visto l’influsso della scuola italiana nelle Toccate, composte probabilmente a Weimar nel 1709. Al modello della suite francese guarda invece l’Ouverture BWV 831, pubblicata a Norimberga nel 1735 assieme al Concerto italiano. Concepita per clavicembalo a due manuali, questa suite di danze evoca un pensiero fortemente orchestrale da cui emergono suggestivi giochi di piani sonori, come quelli che si avvertono nell’Echo finale.

Programma

J. S. Bach (1685-1750)

Toccata in Re magg. BWV 912 (Presto – Adagio – Fuga)

Ouverture in stile francese BWV 831 (Ouverture – Courante – Gavotte I – Gavotte II – Passepied I – Passepied II – Sarabande – Bourrée I – Bourrée II – Gigue – Echo)

F. Chopin (1810-1849)

Tre mazurche op. 59  1. Moderato (la min.) – 2. Allegretto (La bem. magg.) – 3. Vivace (fa diesis min.)

Sonata n. 3 in si min. op. 58 (Allegro maestoso – Scherzo: Molto vivace –  Largo – Finale: Presto, non tanto. Agitato)