Nasce un gruppo che spazia dal caffè alla birra e al vino
Tra Verona e Nervesa della Battaglia nel trevigiano potrebbe nascere un nuovo polo alimentare del NordEst a trazione Caffèhausbrandt. Con una nota, la storica casa de pandori di Verona Melegatti ha comunicato che «Melegatti continua con la trattativa in via esclusiva con il gruppo Hausbrandt, auspicando che a brevissimo riprenda l’attività produttiva per la campagna di Pasqua ormai imminente».
Hausbrandt ha depositato al Tribunale di Verona la volontà a sostenere il rilancio di Melegatti, da tempo piegata da una crisi finanziaria. L’azienda trevigiana (fondata nel 1892 a Trieste, ma da tempo con sede a Nervesa della Battaglia, nel Trevigiano) ha già fatto pervenire al giudice un milione di euro per finanziare la campagna pasquale di Melegatti, che sarebbe dovuta partita subito dopo l’Epifania, ma che invece è ancora ferma in seguito alla mancata definizione dell’accordo quadro con il fondo maltese Abalone, che aveva sostenuto la campagna di Natale mettendo a disposizione 1,275 milioni di euro.
L’entrata in scena di Hausbrandt della famiglia Zanetti costituisce una svolta che fa tabula rasa delle operazioni in corso solo fino a pochi giorni fa, dove Abalone pareva l’unico protagonista in corsa per rilevare Melegatti. Il Gruppo Hausbrandt, presieduto dal giovane imprenditore Fabrizio Zanetti, intende avviare «al più presto la campagna pasquale di Melegatti e la produzione delle colombe, scongiurando così la chiusura dell’azienda e salvaguardando la storia e la tradizione dello storico marchio veronese».
Con la formale manifestazione di interesse, il gruppo trevigiano ha acquisito la procura generale per finanziare la produzione, con l’obiettivo, oltre che «rilevare l’azienda per risanarla, garantendo una continuità industriale», per creare «un grande gruppo “Made in Veneto” per proporre al consumatore di oggi e soprattutto di domani una selezione di prodotti e abbinamenti, mixando le potenzialità di entrambe le realtà».
«L’idea di salvare Melegatti è nata fin da quando sono diventate note le sue difficoltà – spiega Zanetti – ma ci siamo fermati di fronte ad altre manifestazioni di interesse per non creare inutile confusione. Quando è stato chiaro che non c’era una soluzione reale e un accordo con altri investitori, ci siamo fatti avanti con il tribunale».
Zanelli illustra la realtà di Hausbrandt: «siamo un gruppo completo, leader nel mondo HoReCa (cioè nel consumo in hotel, ristoranti, bar, ecc.) grazie al caffè, ma anche alla birra Theresianer, storico marchio triestino del 1766, e al vino prodotto con il marchio Tenuta Col Sandago – Case Bianche nel cuore della Docg del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene. Con Melegatti entriamo nel settore della pasticcieria diretto ai consumatori».
L’approccio al comparto della pasticceria non è una novità per il gruppo Trevigiano: «pandori e panettoni con il nostro marchio vengono prodotti ormai da 27 anni, anche se non con un impianto di proprietà. In questo modo nasce un grande gruppo alimentare, completo, a NordEst».
Ora l’obiettivo è lavorare per salvare la campagna di Pasqua, dopo che la ridotta campagna di Natale aveva dato un ottimo riscontro di vendite.
Il nuovo scenario per Melegatti è salutato con soddisfazione dal governatore del Veneto, Luca Zaia: «è una bella operazione che nasce sotto una buona stella, che coniuga e salvaguardia il meglio della tradizione e dell’imprenditoria veneta. Grazie al gruppo Hausbrandt Trieste 1982 spa si salva un marchio storico del Veneto, che ha creato un prodotto e una tradizione noti in tutto il mondo. Al gruppo Hausbrant, e in primis al suo presidente Fabrizio Zanetti, vanno le mie congratulazioni e un pensiero riconoscente, a nome anche dei tanti estimatori della Melegatti, per una operazione che non solo mette in sicurezza una importante e apprezzata azienda veneta e fa tornare il sole nel panorama occupazionale dell’industria veronese, ma lascia intravvedere nuove sinergie e interessanti sviluppi di crescita».