Gli italiani costituiscono lo 0,22% della popolazione e vivono nei comuni di Capodistria, Isola, Pirano e Ancarano
La Slovenia continua a garantire un alto livello di protezione alla minoranza italiana presente sul suo territorio, ma secondo questa esistono lacune tra quanto previsto nelle leggi e la loro attuazione pratica. E’ quanto rileva il rapporto redatto dal Comitato consultivo per la convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali.
I diritti individuali e collettivi della comunità italiana sono garantiti dalla costituzione, importanti leggi e atti amministrativi. Ma secondo gli italiani in Slovenia questo quadro legale non è messo in atto in modo soddisfacente soprattutto per quanto concerne la programmazione della televisione di stato in lingua italiana, l’uso della lingua nelle amministrazioni a livello locale, la qualità dell’istruzione.
Secondo i rappresentanti della comunità italiana vi sono diversi fattori che giocano sull’appropriata applicazione delle leggi, tra cui la mancanza di fondi sufficienti, la mancanza di campagne di sensibilizzazione sulla presenza della minoranza, e la percezione della maggioranza che questa comunità sia già sufficientemente ben garantita.
Secondo l’ultimo censimento condotto nel 2002 gli italiani costituiscono lo 0,11% della popolazione, 2.258 persone. La legge riconosce 4 municipalità italiane: Capodistria, Isola, Pirano e Ancarano. La Slovenia è uno dei 5 paesi membri del Consiglio d’Europa che ha ratificato la convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali che tutela in modo specifico la comunità e la lingua italiana. Gli altri paesi sono Bosnia, Croazia, Romania e Svizzera. L’Italia è tra i Paesi che non hanno ratificato questo trattato entrato in vigore 20 anni fa.