Regione Veneto, depositata all’Enea la candidatura per ospitare a Marghera l’esperimento DTT

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Zaia: «grande lavoro di squadra». Marcato: «possibile investimento di 500 milioni di euro e fino a 2.000 posti di lavoro»

DTTMachineLa Regione del Veneto parteciperà alla selezione bandita con avviso pubblico dall’ENEA, finalizzata alla scelta di un sito per l’insediamento dell’esperimento DTT (Divertor Tokamak Test ) che prevede la costruzione di un dispositivo per la generazione di energia elettrica pulita mediante fusione termonucleare.

La giunta veneta ha adottato il provvedimento di presentazione della candidatura che prende atto della volontà già espressa dal comune di Venezia di mettere a disposizione un’area a Porto Marghera. «Siamo orgogliosi di poter concorrere all’assegnazione di questo innovativo esperimento – sottolinea il presidente, Luca Zaia – che ha come finalità quella di mettere a disposizione una sorgente di energia pulita, sicura, rinnovabile, potenzialmente inesauribile e libera di CO2, ideato dai principali enti di ricerca italiani insieme ad alcune tra le principali università tra cui quella di Padova. Un particolare ringraziamento per il lavoro che è stato svolto per questa candidatura va all’assessore regionale allo sviluppo economico. L’investimento complessivo per la costruzione dell’infrastruttura di ricerca sarà di 500 milioni».

«La realizzazione del DTT – prosegue Zaia – rappresenta una grande opportunità economica e scientifica per il Veneto e per l’Italia, oltre ad essere occasione di rilancio per lo stesso polo industriale di Porto Marghera che ha tutti i requisiti per concorrere. Il sito, se verrà scelto dall’ENEA come tutti ci auguriamo, potrà ospitare una realizzazione di altissimo valore scientifico e tecnologico, ma consentirà di attivare anche importanti sinergie in campo economico e sociale, con ricadute estremamente positive per il territorio».

La presentazione della candidatura di Porto Marghera da trasmettere entro il 31 gennaio all’ENEA sarà accompagnata da una lettera del presidente, con l’impegno a cofinanziare la realizzazione del sito con un contributo minimo di 25 milioni di euro, oltre alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e all’estensione della linea elettrica, come richiesto dall’avviso pubblico. Una relazione tecnica con la descrizione dei requisiti dell’area accompagna la proposta di candidatura.

«La presentazione della candidatura veneta all’insediamento del DTT, infrastruttura di ricerca nel campo dell’energia, è il risultato di un grande lavoro di sintesi portato avanti congiuntamente tra Regione, Università di Padova e Comune di Venezia. Si tratta di un’occasione storica ed imperdibile per il Veneto e può costituire una svolta epocale» evidenzia l’assessore regionale allo sviluppo economico e all’energia, Roberto Marcato secondo cui «l’insediamento nell’area di Porto Marghera con un investimento pari a 500 milioni di euro, a cui si aggiungerà il contributo regionale, potrà sviluppare un indotto di oltre due miliardi per la nostra regione e un impatto occupazione di almeno 2.000 posti di lavoro. La gestione dell’impianto si protrarrà per almeno 25 anni. Un’infrastruttura come il DTT potrebbe quindi costituire un potente volano per l’economia veneta, incentivando produzioni ad alta tecnologia e ad elevato valore aggiunto. Un impianto di questa natura e importanza ci metterà una volta di più al centro dell’attenzione a livello globale».