Fondazione Arena di Verona il nuovo sovrintendente è la veronese Cecilia Gasdia

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La nomina del famoso soprano contestata dall’ex sindaco Tosi. Replica di Sboarina: «Tosi non riesce a introitare le sconfitte di cui è stato protagonista ed artefice»

Cecilia Gasdia nuovo soprintendente arena veronaLa celebre soprano Cecilia Gasdia sarà il nuovo sovrintendente della Fondazione Arena di Verona. La scelta della cantante è stata decisa all’unanimità dal Consiglio di indirizzo, che si è riunito per la prima volta sotto la presidenza del sindaco Federico Sboarina, a conclusione del periodo di commissariamento. L’indicazione sarà ora trasmessa al ministero dei Beni culturali per l’atto ufficiale di nomina.

Cantante lirica di fama internazionale, veronese, 57 anni, Cecilia Gasdia ha interpretato, in oltre 30 anni di carriera, più di 90 ruoli operistici, rappresentando ancora oggi una delle più affermate cantanti liriche italiane. Dal 2015 dirige l’accademia per l’Opera Italiana a Verona e dal 2017 è docente all’Accademia verdiana del Teatro Regio di Parma. 

Nomina criticata dall’ex sindaco di Verona, Flavio Tosi, che attacca il suo successore Federico Sboarina : «la “Corrida” di Corrado faceva ridere e portava allegria. La “Corrida” di Sboarina fa ancora più ridere ma il suo dilettantismo allo sbaraglio non solo rischia di coprire ulteriormente di ridicolo l’amministrazione cittadina, ma anche di pesare sulle tasche dei veronesi». Del manager di grande prestigio internazionale promesso in campagna elettorale per la Fondazione Arena, rileva Tosi, sia per la lirica che per l’extra lirica, «non c’è nemmeno l’ombra: in compenso Sboarina ha fatto l’opposto di ciò che aveva promesso agli elettori, e cioè ha nominato sovrintendente una figura politica, il capolista di Fratelli d’Italia alle ultime amministrative, Cecilia Gasdia. Alla quale però Sboarina, che evidentemente non si fida, ha affiancato due tutor, Gianfranco De Cesaris e l’ex sovrintendente Renzo Giacchieri». Per l’ex sindaco, «è stata creata ad hoc una sovrapposizione di ruoli con un ulteriore aumento dei costi, altro che tagli. Non dimentichiamo poi che Sboarina aveva promesso al ministro di Beni culturali e turismo Dario Franceschini la riconferma a capo della Fondazione di Giuliano Polo: ne aveva fatto pubblicamente l’endorsement, salvo poi fare l’ennesimo dietrofront».

Parole che non sono cadute nel vuoto, con uan risposta piccata da parte dell’attuale primo cittadino: «mi tocca ricordare ciò che avevo già detto qualche tempo fa, e cioè che sono umanamente vicino al consigliere Flavio Tosi perché non riesce proprio ad uscire dal brutto e triste periodo nel quale è entrato dopo aver perso le elezioni». Così il sindaco di Verona, Federico Sboarina, spiegando come «sulla Fondazione Arena, Tosi farebbe meglio a far dimenticare alla città la sua gestione. Dopo che l’ha portata sull’orlo del fallimento e che ha nominato un perito agrario alla Sovrintendenza, forse adesso non si capacita che ci sia qualcuno, come noi, che invece alla Fondazione e ai suoi lavoratori ci tiene e che ha progetti per una delle eccellenze veronesi. Progetti – ha aggiunto – che mirano a restituire dignità ai lavoratori, che contengono un piano di sviluppo e che si preoccupano di garantire le risorse necessarie. Il nostro piano di rilancio è condiviso dall’intero Consiglio di indirizzo, in cui sono rappresentate per la prima volta tutte le categorie economiche veronesi, per le quali l’Arena può essere un volano di sviluppo fondamentale per la città». 

Sboarina sottolinea l’infelice uscita di Tosi: «dispiace sottolineare come il consigliere Tosi, infarcendo come al solito di ridicole panzane le sue dichiarazioni, faccia dell’inutile sarcasmo sulla pelle dei lavoratori, grazie a lui privati dello stipendio per due mesi l’anno, mentre il corpo di ballo il lavoro lo ha perso del tutto. In questo modo, non si è nemmeno accorto che abbiamo indicato soprintendente il più grande soprano che Verona abbia espresso negli ultimi decenni».